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Mira. Ritornano le “strade scolastiche” per evitare gli intasamenti

A Mira riattivate le "strade scolastiche" per ingressi più sicuri e meno auto; lieve calo degli studenti (2407) e classi più contenute, secondo il sindaco

Ritornano le “strade scolastiche” per evitare gli intasamenti

E' partito nelle scorse settimane l'anno scolastico a Mira.

Con l'occasione il Comune ha rimesso in servizio anche le strade scolastiche, già avviate da alcuni anni dal sindaco Marco Dori. Questo vuol dire che in alcune scuole e poli scolastici miresi fino a giugno prossimo ci sarà l'interdizione alle auto durante gli orari di ingresso e uscita da scuola, così da evitare intasamenti di veicoli davanti alle scuole e garantire un accesso più sicuro per gli studenti. Le strade interessate saranno presidiate da personale incaricato. Gli orari di divieto sono stati messi a punto con l'orario definitivo adottato dalle scuole.

Il servizio delle strade scolastiche sarà attivo nelle scuole di:

  • via Marmolada (scuole Goldoni e Calvino)
  • via Lago di Lecco
  • via Lago di Garda
  • via Lago d'Albano e via Pellestrina (scuole Alighieri e Morante)
  • via Pisa (scuole Petrarca e Parini)
  • via Oberdan (scuole Foscolo, Villa Lenzi e Leopardi)
  • via Bernini (scuole Peter Pan e Leopardi)
  • via Bassa Gambarare (scuole Nievo e Galilei)

Durante gli orari di interdizione veicolare rimane consentito l'accesso per i soli residenti, per le persone diversamente abili e per i mezzi di soccorso e di trasporto pubblico scolastico. Le ordinanze con i dettagli del servizio sono disponibili sul sito internet del Comune di Mira.

L'anno scolastico iniziato a settembre vede una popolazione scolastica che a Mira ha tenuto: 2407 studenti per l'anno 2025-2026, contro i 2491 dell'anno precedente, per un calo di 84 studenti (circa -3,4%) dell'intera popolazione scolastica mirese, una percentuale inferiore alla media regionale.

Classi meno affollate — spiega il sindaco di Mira Marco Dori — favoriscono l'insegnamento e migliorano l'apprendimento, con maggiore efficacia formativa verso gli studenti più fragili o con bisogni specifici, aiutando anche maggiormente gli studenti di altre culture, in un processo guidato dal diritto all'istruzione universale”.

Insomma, anche quello che può apparire un elemento negativo può diventare invece positivo in quest’ottica. Alessandro Abbadir

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