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Verso il voto, amministrative: tutti spezzettati verso la meta

paolo avezzù
paolo avezzùNomi e numeri ancora avvolti dalla nebbia: l’unica cosa certa è che fra pochi mesi si voterà per eleggere il nuovo sindaco di Rovigo. Ma, al momento, anche la data della consultazione non è stata decisa. Dopo lunghe incertezze è stata individuata la data nella quale si andrà alle urne. Accorpando tra l’altro le elezioni amministrative a quelle regionali e creando quindi un vero e proprio election day. La scelta è caduta sul 17 maggio 2015. A partire avvantaggiato è il Pd, che ha l’occasione di sfruttare la defaillance del centrodestra che, con le sue divisioni, ha fatto cadere la Giunta Piva. L’ulteriore frammentazione che si è prodotta con il tramonto del Pdl e la nascita di Ncd e la rinascita di Forza Italia, contribuisce a sparigliare ancor più le carte del centrodestra. Senza contare che, a Rovigo, anche la Lega è commissariata sotto la guida della senatrice Emanuela Munerato. E’ stata lei a lanciare l’idea di primarie da contrapporre a quelle del Pd. Il suo collega a Palazzo Madama, il coordinatore di Forza Italia in Polesine Bartolomeo Amidei, tuttavia, ha detto no. Forse, anche perché in seno al suo partito sgomitano in molti. A cominciare da Renzo Marangon, appena rientrato in consiglio regionale dopo la decadenza della consigliera Isi Coppola e desideroso di rimettersi in pista dopo quattro anni fermo ai box, e da Andrea Bimbatti, ex assessore all’Urbanistica della Giunta Piva, nonché ex pupillo proprio di Isi Coppola. Da non trascurare, poi, il tentativo personale di un altro ex assessore forzista della Giunta Piva, Stefano Bellinazzi, che già a settembre ha presentato la sua lista Viva Rovigo, con lo scopo dichiarato di essere rappresentativo della “società civile”. In corsa per la poltrona di primo cittadino anche l’ex sindaco ed ex presidente del consiglio comunale Paolo Avezzù, che nella diaspora del Pdl ha scelto di far parte del Nuovo Centrodestra. Ncd che sembra adottare la vecchia politica dei due forni di democristiana memoria: da una parte guarda al centrodestra, dall’altra strizza l’occhio al Pd, nella consapevolezza che proprio i democratici alle prossime elezioni dovrebbero fare la parte del leone. La candidatura di Avezzù, insomma, sembra quasi essere un modo per “pesarsi” e tendere poi la mano al Pd. Questo emerge dalle dichiarazioni del segretario democratico Julik Zanellato. Alla convergenza con gli ex esponenti della Giunta Piva ed oppositori della Giunta Merchiori si oppone la minoranza interna al suo partito facente capo all’onorevole Diego Crivellari ed al consigliere regionale Graziano Azzalin. E’ in questo stato di tregua armata che il Pd si prepara alle primarie. L’unica candidatura ufficializzata al momento  è quella di Federico Frigato, già sconfitto all’ultima tornata elettorale da Piva, ma il nome forte dovrebbe essere quello di Nadia Romeo, anche se sicuramente altri candidati saranno della partita. A sinistra, intanto, qualcosa si è mosso ed ha preso il via il cantiere di “Rovigo Bene Comune”, nel quale si raccolgono esponenti di area democratica, di Sel e della “società civile” e dal quale dovrebbe uscire il nome di un candidato alle primarie del Pd. Alle quali, al momento non sembrano intenzionati a partecipare né Rifondazione, né gli ex 5stelle che fanno capo a Vanni Destro. Il M5S “doc”, invece, si presenterà autonomamente, ma sul nome del candidato ancora è presto per speculare, visto che i meccanismi di selezioni interne impediscono previsioni. Un nome molto quotato, tuttavia, è quello dell’ex candidata al Senato Annalisa Marani.   di Francesco Campi
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