Gionata Morello, 45 anni, è tornato al timone del club rossoblù dopo aver lasciato a fine giugno ’22.
Gionata Morello
Morello è tornato. Il presidente, che aveva portato il Nuovo Basket Rovigo dalla Promozione alla Serie C Silver in sole tre stagioni giocate, creando da zero un vivaio che quest’anno schiera Under 20, 15, 14, 13 e Minibasket, è tornato al timone del club rossoblù dopo aver lasciato a fine giugno ’22 per impegni di lavoro. Prende il posto di Marta Gasparetto, che a sua volta aveva sostituito Morello alla presidenza e che, dopo pochissimi giorni di mandato, aveva rassegnato le dimissioni per motivi personali. Presidente, può spiegare cosa è accaduto in questi mesi estivi? “Dopo le dimissioni di Gasparetto, il D.S. Alberto Ferrari mi ha allarmato dicendomi che era a rischio il futuro del Nuovo Basket Rovigo. Nessuno voleva assumersi la responsabilità di fare il Presidente. L’ipotesi, davvero sfiorata, era addirittura di non iscrivere la Serie C Silver. Anche se non facevo più parte della società, non potevo nemmeno considerare l’eventualità di gettare via quattro anni di sacrifici e di incredibili risultati. Così, ho accettato di tornare fino alla fine dell’attuale stagione sportiva, a determinate condizioni che hanno richiesto del tempo”. Quali sono le condizioni? “Il motivo per cui avevo dovuto lasciare la presidenza esiste ancora: per nuovi impegni di lavoro, la mia presenza e disponibilità sono decisamente limitate. Dal momento che non potrò essere presente come vorrei, ho chiesto uno sforzo ancora più grande al D.S. Alberto Ferrari, che avrà più responsabilità entrando nel direttivo assieme a Enrico Davì, Alberto Liviero e Riccardo Ferrari. Inoltre, ho cercato di coinvolgere nuove persone, fra le quali cito Roberto Battistini e Fabio Baroni. Per affrontare una impegnativa stagione come questa, servivano volti nuovi, competenti e concreti. Poi, un’altra condizione, è che a giugno 2023 io lascerò la presidenza per potermi dedicare totalmente alla mia attività. Abbiamo una stagione intera per individuare il prossimo presidente e, se non si troverà, a quel punto il futuro di NBR non potrà più dipendere da me”. Quali sono le principali difficoltà di questa nuova stagione? “Le solite. Fare sport a certi livelli, specialmente a Rovigo, è una vera impresa. Ci sono ostacoli ovunque: il cronico problema degli sponsor, delle palestre – poche e fra le peggiori in Italia - che si devono contendere le numerose società (vedi il palasport di Rovigo che non è disponibile per la prima di campionato), un quasi totale disinteresse delle istituzioni, la carenza di volontari che vogliano realmente “rimboccarsi le maniche”, i soliti deleteri campanilismi fra società… E potrei andare avanti a lungo. Tutto ciò ti fa chiedere quotidianamente perché andare avanti”. A livello di Serie C Silver, che stagione sarà? “Difficilissima. Non ho potuto vedere le due amichevoli precampionato, ma una cosa è chiara: se non affronti le gare col giusto approccio, arrivano lezioni severe. Staff e giocatori quest’anno non possono permettersi di sbagliare. Il campionato di Serie C Silver è un livello piuttosto alto e, per di più, la formula di quest’anno – disegnata in vista della riforma dei campionati della prossima stagione – è impietosa: per far parte della futura Serie C unica servirà la stagione perfetta, a partire da domenica”.
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter