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Salute e Volontariato
28.10.2025 - 09:35
Rovigo: A.L.I.Ce.
In vista della Giornata mondiale contro l’ictus, A.L.I.Ce. Rovigo ha anticipato i tempi con una giornata di prevenzione alla Gran Guardia: screening gratuiti, test cognitivi e consulenze specialistiche per la salute cerebrale
Rovigo – In occasione della Giornata Mondiale contro l’Ictus Cerebrale, che si celebra ogni anno il 29 ottobre, la città di Rovigo ha anticipato di qualche giorno le celebrazioni con un’iniziativa di grande valore sanitario e sociale. Domenica 26 ottobre, la Sala della Gran Guardia si è trasformata in un centro di prevenzione e consapevolezza grazie all’impegno di A.L.I.Ce. Rovigo OdV, affiancata da numerose realtà del territorio: Amici del Cuore, Associazione Diabetici, Lions Club Rovigo Host, UOPI, Croce Rossa e altre professionalità sanitarie unite da un unico obiettivo: promuovere la salute cerebrovascolare e la prevenzione dell’ictus.
L’ictus cerebrale rappresenta una delle principali cause di disabilità e mortalità in Italia, con circa 150.000 nuovi casi ogni anno. Eppure, oltre la metà dei fattori di rischio — ipertensione, fibrillazione atriale, fumo, sedentarietà, obesità, diabete — sono modificabili. Proprio da questa consapevolezza nasce lo spirito dello Screening Day organizzato da A.L.I.Ce. Rovigo: diffondere conoscenza, incoraggiare controlli regolari e insegnare a riconoscere subito i sintomi d’allarme.
La regola FAST (Face, Arm, Speech, Time) resta il cardine della tempestività: asimmetria del volto, debolezza di un arto, difficoltà nel parlare, tempo di chiamare subito il 118. Riconoscere questi segnali può davvero salvare una vita.
Quest’anno, accanto ai controlli tradizionali, la giornata ha introdotto una novità di rilievo: lo screening delle funzioni cognitive per la prevenzione della demenza e dell’invecchiamento cerebrale. La logopedista Francesca Vallese e la neuropsicologa Giulia Franco hanno condotto test rapidi per valutare memoria, attenzione, linguaggio e funzioni esecutive. Diciotto persone hanno partecipato al nuovo percorso, con un caso a rischio individuato e indirizzato a ulteriori accertamenti: un segnale di quanto la diagnosi precoce possa fare la differenza.
La giornata ha offerto anche lo screening sull’attività fisica quotidiana (IPAQ), proposto dalla dottoressa Giulia Berto, medico fisiatra della Casa di Cura “Città di Rovigo”, e dalla fisioterapista Silvia Marinello, dell’Ospedale di Trecenta. Il messaggio emerso è chiaro: muoversi è medicina. Sempre più studi scientifici dimostrano che l’attività fisica regolare contribuisce a ridurre il rischio di ictus, malattie cardiovascolari e decadimento cognitivo, migliorando anche umore, memoria e concentrazione.
Un altro pilastro della prevenzione è stato il controllo ecografico Doppler dei tronchi sovra-aortici (TSA), eseguito dai neurologi Mauro Chinaglia e Monia Russo e dall’infermiere Francesco Psitolin dell’Ospedale di Rovigo. Un esame rapido e non invasivo che consente di individuare precocemente restringimenti arteriosi potenzialmente pericolosi. Nel corso della giornata, una decina di persone ha potuto sottoporsi al test, con alcuni casi rinviati a controlli più approfonditi.
Non meno importante l’attività di screening cardiovascolare: le infermiere dell’U.O.P.I. hanno monitorato pressione e fibrillazione atriale, mentre il Lions Club Rovigo Host ha gestito i controlli glicemici con il dottor Raffaele Geraci. La dottoressa Maria Paola Galasso, cardiologa, insieme all’infermiera Cristina Dal Martello dell’Unità Coronarica di Legnago, ha invece realizzato 32 elettrocardiogrammi in collaborazione con la Croce Rossa di Rovigo, che ha fornito il supporto logistico necessario.
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