L'iniziativa ha come prima firmataria la parlamentare di Noventa di Piave, Giorgia Andreuzza (Lega). In audizione anche l'Ulss 4
“La Lega ha presentato una proposta di legge sul tema del turismo accessibile e inclusivo, con l’obiettivo di garantire a tutti il diritto a viaggiare e a usufruire dell’offerta turistica, bene primario di ciascuno”. Ad annunciarlo è la deputata del Veneto orientale Giorgia Andreuzza, di Noventa di Piave, prima firmataria della proposta. Andreuzza aveva anticipato la formulazione della proposta di legge, in occasione della recente inaugurazione di Ca’ Nova, il nuovo centro diurno per disabili realizzato dall’Ulss 4 a San Donà. “Si tratta di una proposta di legge”, spiega Andreuzza, “con cui vogliamo dare continuità a provvedimenti emanati di recente e che prevede misure specifiche che partono dalla formazione, integrando i programmi didattici degli istituti alberghieri con l’inserimento di specifiche discipline in materia di turismo accessibile, fino a provvedimenti importanti volti a promuovere la piena fruibilità dell’offerta turistica. Tra questi, l’istituzione di un fondo ad hoc, il riconoscimento di un bonus e di un credito d’imposta in favore delle persone con disabilità che acquistano servizi o pacchetti turistici. Necessario, inoltre, che le persone con disabilità dispongano di misure e accomodamenti ragionevoli per l’esercizio del diritto al turismo accessibile e inclusivo, avendo accesso anche a indicazioni sul livello di fruibilità dei servizi offerti”.
La discussione del provvedimento è iniziata alla Camera dei Deputati
La discussione sulla proposta di legge è partita alla Camera dei Deputati. Oltre alla Andreuzza, capogruppo in commissione turismo, ne è co primo firmatario Massimiliano Panizzut, capogruppo in commissione affari sociali. Andeuzza ha invitato il direttore generale dell’Ulss 4, Mauro Filippi, in audizione commissione. L’azienda sanitaria locale in questi anni ha sviluppato infatti importanti progetti che possono diventare un modello da replicare su scala nazionale e il dibattito con le varie associazioni potrà far nascere ulteriori misure da sviluppare. “Crediamo che tutti debbano poter accedere all’offerta turistica del Paese che, allo stesso tempo, deve poter predisporre servizi che garantiscano la piena ed effettiva inclusione sociale delle persone con disabilità”, conclude Andreuzza, “Dall’accessibilità delle nostre destinazioni dipende la qualità dei servizi e l’accoglienza che riserviamo ai nostri turisti. Potenziare il tema, significa sviluppare una nuova rete a livello nazionale e internazionale, rilanciando l’intero comparto e diventando sempre più competitivi rispetto alle altre mete turistiche più gettonate, in Europa e nel Mondo”.
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