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Anniversario eccellente
04.10.2024 - 16:36
Immagine di repertorio
Un viaggio di speranza e guarigione inizia tra le mura dell'ospedale di Borgo Trento, dove storie di vita si intrecciano con le innovazioni della medicina. Oggi, l’Unità Operativa Complessa di Stereotassi di Verona festeggia 30 anni di attività nel campo della neuroradiochirurgia, diventando uno dei centri pionieristici in Italia e in Europa per il trattamento di patologie cerebrali gravi.
Tra i pazienti che hanno trovato sollievo e guarigione ci sono Federica, attrice di Napoli, Gianfranco, giornalista di Udine, Lorenzo, liceale di Torino, Guenda, commercialista di Mantova, e Pier Giorgio, residente a Caprino. Queste testimonianze rappresentano solo alcune delle 16.000 storie di cura che il reparto ha accolto nel corso degli anni. La specialità della UOC Stereotassi è la cura delle lesioni cerebrali oncologiche, malattie vascolari e funzionali, e dolore cronico, utilizzando approcci minimamente invasivi, come la neurochirurgia stereotassica e la neuroradiochirurgia con Gamma Knife, un metodo che sfrutta le radiazioni ionizzanti per trattare le lesioni senza necessità di un ricovero.
Grazie all'efficacia della tecnologia, i pazienti possono tornare alla loro vita quotidiana in soli 2-3 giorni, riducendo significativamente il rischio di effetti collaterali e senza danneggiare le strutture cerebrali sane. Questa metodica ha visto un crescente numero di pazienti, sia a livello nazionale che internazionale, optare per un trattamento che evita l’intervento chirurgico tradizionale.
Oggi e domani, il congresso “Verona Gamma Knife” riunisce esperti del settore, tra cui il presidente dell’Ordine dei medici di Verona, Carlo Rugiu, e il rettore dell’Università di Verona, Pier Francesco Nocini, per celebrare i trent’anni di successi del reparto. Le testimonianze dei pazienti hanno aperto il convegno, sottolineando l'importanza della radiochirurgia nella loro vita.
La storia dell’UOC Stereotassi è segnata da figure di spicco della neurochirurgia, come il professor Massimo Gerosa, che nel 1990 ha aperto la strada all’acquisto del primo casco stereotassico. Da quel momento, l’ospedale di Verona ha visto una crescita esponenziale nella qualità e quantità dei trattamenti, culminando con l’installazione della Gamma Knife nel 1993. Questo ha permesso l’introduzione di tecniche innovative e ha fatto di Verona un centro di eccellenza nel campo della neurochirurgia.
Il team multidisciplinare, diretto dal dottor Antonio Nicolato, continua a lavorare con passione per fornire cure avanzate, trattando un'ampia gamma di patologie cerebrali, tra cui meningiomi, neurinomi e malformazioni artero-venose. La tecnologia più recente, come la stereotassica Mrgfus, ha già mostrato risultati promettenti nel trattamento dei disturbi neurologici.
"Durante questi trent'anni, la Gamma Knife di Verona si è affermata come punto di riferimento a livello nazionale e internazionale, offrendo cure innovative a migliaia di pazienti provenienti da tutta Italia e dall’estero", ha dichiarato il prof. Nocini. Con l’impegno della comunità medica e la continua ricerca, il futuro della neuroradiochirurgia a Verona appare luminoso e pieno di nuove opportunità.
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