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Il Nastro Rosa: Un Simbolo Incompleto, Una Missione Condivisa

Ottobre si tinge di speranza, ricerca, prevenzione e solidarietà nella lotta contro il cancro al seno

Ottobre mese della prevenzione sul cancro al seno AIRC

Il cancro al seno è una malattia che tocca da vicino moltissime famiglie italiane, una realtà con cui purtroppo tante donne si trovano a fare i conti nel corso della loro vita. Ed è proprio per questo che il mese di ottobre, dedicato alla prevenzione di questa patologia, riveste un'importanza fondamentale nella sensibilizzazione e nella raccolta fondi per la ricerca. Il nastro rosa, simbolo ormai universalmente riconosciuto di questa battaglia, lo vediamo ovunque in questo periodo: sui social media, appuntato sui vestiti, illuminare monumenti e palazzi delle nostre città. Ma forse non tutti sanno che il nastro rosa utilizzato dalla Fondazione AIRC ha una particolarità: è incompleto. Non si tratta di un errore grafico o di stampa, ma di una scelta precisa e carica di significato. Quel nastro incompiuto rappresenta infatti il cammino ancora da percorrere, la strada che la ricerca deve ancora fare per sconfiggere definitivamente il cancro al seno in tutte le sue forme, anche le più aggressive. È un simbolo potente che ci ricorda come, nonostante i progressi enormi fatti negli ultimi decenni, ci sia ancora molto lavoro da fare.

E i numeri, purtroppo, ce lo confermano: in Italia sono circa 37.000 le donne che lottano contro forme particolarmente difficili da trattare, come il tumore al seno triplo negativo o i carcinomi mammari metastatici. Sono cifre che fanno riflettere e che ci spingono a non abbassare la guardia, a continuare a sostenere la ricerca con tutte le nostre forze. Per fortuna, in prima linea in questa battaglia c'è la Fondazione AIRC, che solo nel 2024 ha stanziato oltre 14 milioni di euro per progetti di ricerca e borse di studio dedicate specificamente al cancro al seno. Sono fondi che permettono a centinaia di ricercatori in tutta Italia di lavorare ogni giorno nei laboratori, negli ospedali, nelle università, alla ricerca di nuove cure e terapie sempre più efficaci. E i risultati di questo impegno si vedono: oggi la sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi è dell'88%. Un dato incoraggiante, certo, ma che ci ricorda anche che c'è ancora un 12% di donne che non ce la fa, che non riesce a sconfiggere la malattia.

Ed è proprio pensando a loro, a quel 12%, che dobbiamo continuare a lottare, a sostenere la ricerca, a diffondere la cultura della prevenzione. Perché dietro le percentuali ci sono persone, storie, vite. Come quella di Benedetta, una giovane donna che a soli 25 anni si è trovata faccia a faccia con un tumore al seno. Oggi Benedetta è mamma di due splendidi bambini, Sole e Noa, e la sua storia è diventata parte integrante della campagna Nastro Rosa. Una testimonianza di forza, di coraggio, di speranza che può ispirare tante altre donne che stanno affrontando lo stesso percorso. Ma il mese della prevenzione del cancro al seno non è solo raccolta fondi e ricerca scientifica. È anche e soprattutto un momento di sensibilizzazione, di informazione, di coinvolgimento attivo della popolazione.

Ecco allora che in tutta Italia si moltiplicano le iniziative: monumenti e palazzi comunali si illuminano di rosa, si organizzano camminate e eventi sportivi, si distribuiscono le iconiche spillette a forma di nastro rosa in migliaia di farmacie e negozi. Sono gesti semplici ma potenti, che ci ricordano l'importanza della prevenzione, degli screening regolari, dell'attenzione alla propria salute. E non dobbiamo dimenticare il ruolo fondamentale che giocano le aziende partner in questa campagna. Sono esempi virtuosi di come il mondo del business possa mettersi al servizio di una causa così importante, contribuendo non solo economicamente ma anche in termini di visibilità e sensibilizzazione.

Il mese di ottobre e la campagna Nastro Rosa rappresentano un momento cruciale nella lotta contro il cancro al seno. Un'occasione per fare il punto sui progressi della ricerca, per rinnovare il nostro impegno, per riflettere sull'importanza della prevenzione. Ma soprattutto, un'opportunità per unirci, come comunità, in questa battaglia che riguarda tutti noi. Perché solo insieme, sostenendo la ricerca, diffondendo consapevolezza, praticando la prevenzione, potremo sperare di vedere un giorno quel nastro rosa finalmente completo, simbolo di una vittoria definitiva sul cancro al seno.

"Come farmacista, sono orgoglioso di aderire all'iniziativa Nastro Rosa di AIRC," afferma il Dott. Guido Franceschetti, titolare della Farmacia Nadalini di Adria (RO). "La nostra professione ci pone in prima linea nel rapporto con i pazienti e ci dà l'opportunità di svolgere un ruolo cruciale nella prevenzione. Vedere la gratitudine negli occhi delle nostre clienti quando parliamo di questa iniziativa ci ricorda quanto sia importante il nostro ruolo nel promuovere la salute e la consapevolezza. Non siamo solo un punto di distribuzione, ma un presidio di informazione e supporto per tutte le donne che vogliono prendersi cura di sé. Il nastro rosa non è solo un simbolo, è un ponte tra la ricerca scientifica e la vita quotidiana delle persone, e noi siamo orgogliosi di essere parte di questo ponte."

Sostenere la Campagna Nastro Rosa indossando la spilla, icona della lotta al tumore al seno, le donne che ancora non sopravvivono e l'impegno a sostenere la ricerca di cure. Le spille sono disponibili per tutto il mese di ottobre, a fronte di una donazione minima di 2 €, in migliaia di farmacie ed esercizi commerciali come la Farmacia Nadalini di Adria (RO), Riviera Giacomo Matteotti 12.

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