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Prevenzione e biosicurezza

Influenza aviaria: le misure di protezione per allevamenti e animali da cortile

I Servizi Veterinari avvertono: attenzione alla stagione più a rischio, con quattro focolai già registrati nella provincia

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Immagine di repertorio

L’autunno, con l’arrivo delle migrazioni degli uccelli selvatici, è la stagione più critica per la diffusione dell’influenza aviaria, una malattia virale altamente contagiosa che colpisce principalmente polli, anatre, tacchini e altri animali da cortile, mettendo a rischio anche la stabilità economica del settore zootecnico avicolo.

I Servizi Veterinari dell’Ulss 2 fanno il punto della situazione, evidenziando come la provincia sia stata interessata dall’emergenza da inizio novembre, con quattro focolai già registrati. Tra questi, tre riguardano allevamenti familiari di piccole dimensioni nei comuni di Quinto di Treviso, Villorba e Breda di Piave, mentre uno riguarda un allevamento multispecie di Valdobbiadene con oltre mille capi. In tutti i casi, è stato disposto l’abbattimento degli animali e l’istituzione di zone di protezione e sorveglianza per evitare la diffusione del virus.

La dottoressa Eliana Schiavon, direttore dell’Unità operativa di riferimento, sottolinea che l’aviaria è un fenomeno stagionale che si verifica principalmente a causa del contatto tra gli animali da cortile e gli uccelli selvatici, come gabbiani, gru e anatidi, che fungono da serbatoi del virus. In questo contesto, le migrazioni sono un fattore cruciale nella diffusione della malattia.

Per prevenire contagi, è fondamentale rafforzare le misure di biosicurezza, una serie di strategie sanitarie che impediscono l’ingresso di volatili infetti negli allevamenti. Tra le azioni più efficaci, la dottoressa Schiavon raccomanda l’installazione di reti anti-uccello, coperture adeguate e la protezione degli alimenti e dell’acqua di abbeverata, rendendoli inaccessibili alla fauna selvatica. Sebbene il rischio di trasmissione dell’influenza aviaria all'uomo sia basso, i danni al settore zootecnico potrebbero essere significativi, rendendo indispensabile l’adozione di misure preventive.

Per eventuali segnalazioni, i Servizi Veterinari sono disponibili al numero 0422323753.

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