Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Attualità

Ricetta elettronica: la rivoluzione digitale della sanità italiana

Dal 2025 tutte le prescrizioni mediche in Italia saranno digitali

Ricetta Elettronica: La Rivoluzione Digitale della Sanità Italiana

La sanità italiana si appresta a vivere una transformazione epocale: dal primo gennaio, la ricetta elettronica diventa obbligatoria, segnando l'inizio di un percorso che culminerà nel 2025 con la completa digitalizzazione delle prescrizioni mediche. Ma cosa comporta realmente questo cambiamento per medici, pazienti e il sistema sanitario nel suo complesso?

Il passaggio alla ricetta elettronica non è solo una questione di modernizzazione burocratica. Come sottolineato dalla legge finanziaria, l'obiettivo è duplice: migliorare l'efficienza del sistema sanitario e potenziare il monitoraggio delle prescrizioni. Questo cambiamento mira a integrare le informazioni nel Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) di ogni cittadino, un archivio digitale che promette di rendere la gestione della salute pubblica più trasparente e integrata. Marco Cossolo, presidente di Federfarma, ha dichiarato che si trattava di un cambiamento importante, mirato a migliorare l’efficienza del sistema sanitario e il monitoraggio delle prescrizioni. Ha sottolineato, però, che era essenziale garantire che nessuno rimanesse indietro.

Nonostante l'entusiasmo per la digitalizzazione, la transizione non sarà immediata. Le ricette cartacee continueranno a essere accettate per un periodo transitorio, per evitare disagi, soprattutto alle fasce più vulnerabili della popolazione. Questo periodo di adattamento è essenziale per risolvere eventuali problemi tecnici e per supportare chi ha meno dimestichezza con la tecnologia. Secondo i dati ISTAT, circa il 30% degli italiani sopra i 65 anni non ha mai utilizzato internet, e molti non possiedono uno smartphone. Federfarma e le autorità sanitarie locali stanno lavorando per trovare soluzioni che rendano la transizione meno traumatica, come l'assistenza diretta nelle farmacie e la formazione specifica per gli anziani.

La sperimentazione della ricetta elettronica, avviata durante la pandemia da COVID-19, ha già messo in luce alcune criticità tecniche. Problemi nelle piattaforme di gestione delle ricette elettroniche sono stati segnalati e risolti, ma evidenziano la necessità di un sistema tecnologico più robusto. Inoltre, sarà cruciale investire nella formazione sia del personale sanitario che dei cittadini per favorire l’adozione di questi strumenti.

Il cambiamento non riguarda solo le cosiddette ricette rosse, relative ai farmaci e alle prestazioni erogate dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Entro il 2025, anche le ricette bianche, utilizzate per prescrizioni non a carico del SSN, dovranno essere completamente digitalizzate. Questo passo avanti è fondamentale per uniformare il sistema e ridurre le inefficienze. Regioni come la Lombardia hanno già diramato comunicazioni ufficiali a medici e farmacisti, precisando che le prescrizioni cartacee resteranno temporaneamente valide per medicinali e prestazioni non a carico del SSN.

Nonostante i benefici promessi dalla digitalizzazione, il percorso non è privo di ostacoli. La sfida principale sarà quella di garantire che il sistema sia accessibile a tutti, indipendentemente dall'età o dalle competenze tecnologiche. 

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione