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Disturbi del comportamento alimentare in aumento del 40% negli ultimi tre anni e molti casi insorgono in tenera età

Presentata a Grosseto, Genova, Milano e Torino la "Fondazione Fiocchetto Lilla”. Tra i primi progetti “Scuola 2030”, dedicato alle scuole primarie di tutta Italia.

Disturbi del comportamento alimentare in aumento del 40% negli ultimi tre anni e molti casi insorgono in tenera età

Il 15 marzo di ogni anno, si celebra la "Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla, dedicata ai disturbi del comportamento alimentare". Questi disturbi, in particolare l’anoressia, la bulimia nervosa e il disturbo da alimentazione incontrollata "binge eating", colpiscono prevalentemente il genere femminile in età adolescenziale e pre-adolescenziale.

L’insorgenza dei primi sintomi è sempre più precoce tra le fasce più giovani della popolazione. Diverse le prese in carico anche di bambini di 9-10 anni.
Quest’anno il 15 marzo coincide anche con la presentazione della “Fondazione Fiocchetto Lilla”, con sede in Toscana, nata dalla collaborazione di tre associazioni (Perle Onlus, ODV Così come sei, Mi nutro di vita) che da molti anni si adoperano per sensibilizzare l’opinione pubblica su questi delicati temi. In conferenza stampa, una delle fondatrici, Mariella Falsini che la malattia ha avuto modo di conoscerla "da vicino" ha dichiarato che la Fondazione nasce con l’obiettivo di sensibilizzare e di portare avanti azioni concrete, coinvolgendo le scuole, gli insegnanti e le famiglie come già in programma con il Progetto "Scuola 2030".

In occasione della presentazione, numerosi sono stati gli interventi di professionisti della sanità: medici, infermieri, amministratori. Tutti volti a sostenere la nascita della Fondazione e pronti a sostenerne le iniziative proposte.
Recenti studi epidemiologici che sono parte del Progetto voluto e finanziato del Ministero della Salute "Piattaforma per il contrasto alla malnutrizione in tutte le sue forme (triplo burden: malnutrizione per difetto, per eccesso e da micronutrienti)", evidenziano un aumento della diffusione dei disturbi diffuso in tutto il territorio nazionale. Mostrano, inoltre, come fattore comune, la difficoltà di accesso alle cure in molte Regioni italiane, con gravi conseguenze sulla cura e sulla prognosi.

Rispetto al 2019, si assiste ad un aumento di quasi il 40% dei casi. Sono 126 le strutture sparse su tutto il territorio nazionale, la maggior parte delle quali appartenenti al Servizio sanitario nazionale. In aumento negli ultimi anni anche le realtà di cura appartenenti al settore del privato accreditato, presenti per lo più nel Nord Italia.

Giulia Sciarrotta

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