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Salute
23.09.2025 - 10:00
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L'Ospedale di Santorso continua a distinguersi per l'innovazione e l'avanguardia delle sue strutture sanitarie, grazie all’introduzione di due nuove metodiche diagnostiche in Endoscopia Digestiva. Questi esami, disponibili finora in pochi centri specialistici e ospedali universitari, consentono una diagnosi più approfondita e una presa in carico più mirata delle problematiche legate al reflusso gastrico e ai disturbi motori esofagei.
L’introduzione delle nuove tecnologie è stata possibile grazie a un investimento di circa 50.000 euro, destinato all'acquisto di apparecchiature all'avanguardia e materiali di consumo. L'innovazione arriva in un contesto sanitario in continuo sviluppo, dove la qualità diagnostica gioca un ruolo fondamentale nell’ottimizzazione dei trattamenti.
Una delle principali novità riguarda la misurazione del reflusso gastroesofageo nelle 24 ore, una metodica di secondo livello pensata per i pazienti per i quali la tradizionale gastroscopia non è conclusiva. Questo esame prevede l’introduzione, attraverso il naso, di un piccolo sondino (circa 2 mm di diametro) nell’esofago, collegato a un registratore esterno. Il sondino è dotato di sensori chimici e fisici che monitorano e quantificano il reflusso gastroesofageo, raccogliendo informazioni sulla sua durata, localizzazione, composizione (acida, basica, neutra) e tipo (liquido, solido, gassoso) durante un periodo di 24 ore.
Il dott. Lucio Cuoco, Direttore dell’U.O.S.D. di Endoscopia Digestiva, spiega che questo esame permette di distinguere il reflusso vero da altre problematiche funzionali dell’esofago, contribuendo a selezionare il trattamento più adatto per ciascun paziente. Inoltre, l’esame consente di identificare la causa esatta dei sintomi, evitando prescrizioni inappropriate che potrebbero non essere efficaci.
La procedura, che dura circa 30 minuti, non è invasiva per il paziente, che può condurre una vita normale durante i successivi 24 ore di monitoraggio, con la semplice accortezza di segnalare eventuali sintomi per eventuali correlazioni.
Crescita dell'incidenza del reflusso – Il dott. Cuoco sottolinea che, con l’aumento dei fattori di rischio legati a stili di vita moderni (come sovrappeso, stress e scarsa attività fisica), è in crescita anche l’incidenza del reflusso gastroesofageo, che può manifestarsi non solo con bruciore e rigurgito acido, ma anche con sintomi atipici come tosse, dolore toracico, asma o alterazioni della voce.
Un'altra importante innovazione riguarda l’introduzione della Manometria Esofagea ad Alta Risoluzione, un esame fondamentale per lo studio dei disturbi motori dell’esofago. Questo tipo di indagine è essenziale per i pazienti con problemi di disfagia, difficoltà a deglutire che può derivare da diverse cause patologiche. L’esame consiste nell’introduzione, sempre per via nasale, di un sondino di 2 mm dotato di sensori ad alta densità che mappano in dettaglio l'attività motoria dell’esofago.
Il dott. Cuoco descrive l’esofago come il primo segmento del tubo digerente, la cui funzione principale è quella di trasferire il cibo dallo stomaco. In caso di alterazioni nei movimenti esofagei, come nel caso della disfagia, è fondamentale una diagnosi precisa per scegliere il trattamento giusto, che può includere terapia farmacologica, procedure endoscopiche o, nei casi più gravi, un intervento chirurgico.
L’esame non richiede sedazione e consente di misurare in tempo reale il corretto funzionamento dell’esofago durante la deglutizione di piccole quantità di acqua. Il paziente viene monitorato in tempo reale mentre deglutisce, permettendo di ottenere una mappa dettagliata della motilità esofagea.
L’introduzione di queste nuove metodiche rappresenta un significativo passo in avanti nell’offerta diagnostica dell'Endoscopia Digestiva dell’ospedale di Santorso. Grazie a queste innovazioni, i pazienti non dovranno più recarsi in ospedali universitari per esami così avanzati, ma potranno usufruire di diagnosi accurate direttamente sul territorio, riducendo i tempi di attesa e migliorando l’accesso alle cure.
Il dott. Enrico Maria Gabrieletto, giovane specialista di gastroenterologia, è il referente per l’esecuzione di queste tecniche innovative. Dal suo arrivo nel gennaio 2024, il dott. Gabrieletto ha completato un percorso di formazione specialistica per l’utilizzo di queste tecnologie all’avanguardia, portando l’ospedale di Santorso a un livello di eccellenza nelle diagnosi gastroenterologiche.
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