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dentro la notizia. Scuola
28.09.2025 - 11:42
Foto di repertorio
Parlare di scuola significa anche parlare dei libri di testo, che rappresentano un impegno economico importante per le famiglie, anche perché sommato a tutta una serie di spese che vanno dallo zaino alla cartolibreria (con aumenti medi del 5%), alla mensa, solo per citarne alcune. Ogni anno i programmi prevedono spesso testi diversi e questa, chiaramente, è una voce di spesa sulla quale è difficile poter risparmiare. In questo periodo molte librerie e cartolibrerie (sono in tutto 78 le attività in provincia e 22 in città, secondo i dati camerali aggiornati a fine 2024) sono sotto pressione proprio per l’acquisto dei testi scolastici. A tastare il polso della situazione è la presidente dell’Associazione provinciale Cartolibrai di Confcommercio Vicenza, Valentina Traverso.
«Quest’anno – afferma Traverso - l’aumento medio dei prezzi è stato in linea con l’inflazione, cioè attorno all’1,7%-1,8% e anche l’Autorità garante della concorrenza e del mercato, in un recente rapporto, ha evidenziato come la dinamica dei prezzi in questi ultimi anni sia equiparabile all’inflazione reale. Il problema però è un altro – spiega -: le famiglie hanno visto ridurre il proprio potere di acquisto nel tempo su tanti altri fronti ed è chiaro che, per fare un esempio, sborsare all’inizio di un ciclo scolastico delle medie oltre 300 euro per un figlio è un bell’impegno, anche se è vero che poi alcuni libri durano tre anni».
-In passato si è ragionato sulla possibilità di poter detrarre questo tipo di spesa dai redditi.
«Sono anni che lo chiediamo come categoria, ai governi di ogni colore, ma finora senza successo. Invece è stato introdotto un tetto di spesa, di fatto, inutile, perché non avendolo adeguato agli aumenti dei prezzi mette solo in difficoltà gli insegnanti, che per non sforare il limite indicano come consigliati dei libri che invece sono obbligatori, creando malumore tra le famiglie».
-Cosa potrebbero fare le scuole in tal senso?
«Limitare al massimo i cambi di edizione effettuati nel giro di poco tempo: il passaggio dei libri tra fratelli, ad esempio, significherebbe un considerevole risparmio per le famiglie».
-I librai invece cosa possono fare?
«La priorità oggi, per le nostre attività, è far leggere di più, soprattutto i ragazzi: la scuola in tal senso riveste un ruolo essenziale nel favorire la “bibliodiversità”, perché va bene abituare i più giovani ad affrontare alcuni testi classici, ma ci sono anche letture di qualità che i ragazzi potrebbero sentire più vicine a loro e che il libraio può certamente consigliare all’insegnante ed allo studente».
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