Il Consiglio dei Ministri ha varato ulteriori misure urgenti sulla crisi in Ucraina
Il governo italiano dona armi per la pace. Può sembrare paradossale ma, tra le varie misure intraprese per la crisi in Ucraina, vi è anche questa. Andiamo con ordine:
Misure urgenti per la crisi in Ucraina: Difesa
Il provvedimento contiene una norma abilitante che consente al Ministro della difesa di cedere al governo ucraino mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari. E’ prevista peraltro una deroga specifica ad alcune disposizioni vigenti.
Crisi Usa-Russia-Ucraina, le azioni per l’energia
Una seconda parte si occupa del livello di rischio imprevisto per il normale funzionamento del sistema nazionale di gas naturale. Per questo si autorizza l’anticipo, anche a scopo preventivo, dell’adozione delle misure di aumento dell’offerta e/o riduzione della domanda di gas previste in casi di emergenza. La norma rende immediatamente attuabile, se fosse necessario, la riduzione del consumo di gas delle centrali elettriche oggi attive, attraverso la massimizzazione della produzione da altre fonti e fermo restando il contributo delle energie rinnovabili. Per rendere concretamente operative le misure, si affida una serie di compiti a Terna S.p.A., in qualità di gestore della rete di trasmissione nazionale.
Crisi Ucraina, le misure umanitarie di accoglienza e studio
Oltre che per la guerra, anche una piccola parte di fondi è stata dedicata alla vera accoglienza dei civili. Il provvedimento prevede il rafforzamento della rete di accoglienza. Inoltre, si dispone l’ospitalità nei CAS indipendentemente dal fatto che abbiano presentato domanda di protezione internazionale. Infine, è istituito un apposito Fondo di appena 500 mila euro per finanziare misure di sostegno per studenti, ricercatori e docenti ucraini affinché possano svolgere le proprie attività presso università, istituzioni per l’alta formazione artistica, musicale e coreutica ed enti di ricerca italiani. Chiaramente una misura irrisoria come è sempre stato per i fondi alla cultura e all’istruzione in Italia. Enrico Caccin
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