Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Este, caso rifiuti, la parola alla difesa: “Dimostreremo la piena correttezza e il rispetto delle normative”

Ma L’Altra Este rincara: “Si faccia chiarezza sugli sversamenti”

Comune di Este
Gli indagati di Sesa di Este e Agrilux di Lozzo Atestino, hanno rotto il riserbo sulla questione del passaggio di rifiuti dal Friuli Venezia Giulia al Veneto ed attraverso una nota del loro avvocato vogliono fare chiarezza sulle loro posizioni. Lo studio legale di Padova a cui si sono affidati sta predisponendo un approfondito lavoro difensivo. “Le aziende che assisto ripongono piena fiducia nei confronti dell’Autorità Giudiziaria, nella serena consapevolezza di aver contraddistinto la gestione del trattamento dei rifiuti nel rispetto della normativa vigente nonché delle autorizzazioni emesse dagli Enti preposti, sia di carattere regionale che provinciale - spiega il legale Fabio Pinelli -. Stiamo già predisponendo un approfondito lavoro difensivo volto ad accertare, anche dal punto di vista tecnico e non solo giuridico, la piena correttezza dell’operato delle aziende, nel rispetto delle disposizioni normative, e che presto sarà sottoposto all’autorità giudiziaria”. Gli indagati quindi, secondo l’avvocato sono sereni e restano in attesa degli sviluppi mentre preparano la loro linea difensiva: “Del resto la Procura della Repubblica di Trieste non ha ancora esercitato l’azione penale e, pertanto, confidiamo di chiarire sin da subito ogni contestazione provvisoriamente mossa, rispetto alla quale è corretto mantenere il massimo riserbo”. Secondo l’avvocato Pinelli infatti le aziende padovane hanno lavorato in modo conforme alla legge: “Possiamo affermare sin d’ora che anche le più recenti verifiche compiute da alcuni degli Enti competenti in materia, in contraddittorio con le aziende, hanno confermato la piena correttezza della gestione del trattamento - conclude il legale di Sesa e Agrilux. Anche L’altra Este, il gruppo civico che da anni denuncia le problematiche che vertono attorno alla gestione dei rifiuti e gli odori che invadono la cittadina ripone fiducia nel processo e nella sentenza: “Le indagini della procura che coinvolgono i vertici di Sesa confermano i timori che da sempre abbiamo espresso nei confronti della società - spiega Beatrice Andreose -. Il conferimento di rifiuti provenienti da altre regioni, non solo il Friuli, risponde più al business per far funzionare al massimo gli impianti di compostaggio che alle ragioni della sostenibilità ambientale. Con i pesanti problemi che questa scelta gestionale comporta sia per il traffico di camion che per la quantità di compost sversato sui campi della Bassa padovana”. Accade spesso infatti che i residenti protestino per gli odori di tali sversamenti: “Questi problemi si manifestano quando i tempi di maturazione del compost non sono rispettati. Ciò che noi denunciamo da sempre ora viene confermato  dalle indagini della procura. È necessario che Sesa sia più trasparente nelle scelte e negli obiettivi che persegue. Siamo certi che l’attuale amministrazione lavorerà in questa direzione” conclude Andreose. Giada Zandonà
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione