Com'è la salute del Parco del Delta del Po? A raccontare tutto, in esclusiva per La Piazza, è Geremia Gennari, che per 15 anni è stato all'interno del consiglio di amministrazione dell'Ente Parco.
Parco del Delta del Po
Dal 1999 al 2004 Geremia Gennari è stato consigliere-rappresentante del Comune di Porto Viro, in qualità di vicesindaco, dal 2004 al 2009 vicepresidente, essendo ancora vicesindaco e fino al 2014, poi, presidente, una volta diventato sindaco di Porto Viro.
Gennari: "Il nostro parco è qualcosa di unico"
"Il futuro del parco rispetto a qualche anno fa? Trovo che adesso ci siano più sensibilità e più consapevolezza che il nostro parco è qualcosa di unico. Ricordo anche il fronte dei no al parco, che ha fatto più danni che altro. La svolta si è avuta dopo il riconoscimento Unesco, condotto in porto da me. A parte il commissariamento dal 2014 al 2019,che ha comportato stasi e poca attività dell'Ente, trovo che ora ci sia un risveglio. Il territorio gode di particolarità e peculiarità che vanno valorizzate. Il riconoscimento di terra e acqua sono formule importanti, anche per la vendita promozionale del nostro parco e con esso del nostro territorio. Bisogna però confezionare il prodotto per bene. La Camargue è famosa a livello mondiale, proprio perché i francesi hanno saputo promuovere il parco ovunque. Il parco spagnolo sul fiume Ebro è invece poco conosciuto. È evidente che c'è una chiave di volta: dobbiamo scoprire e dotare il nostro territorio di attrattiva naturale".
L'esempio della Camargue
Per Gennari l'esempio della Camargue è significativo per il nostro Delta. "Loro, oltre ad acqua e valli, hanno anche Arles, dove è vissuto Van Gogh. Noi siamo tra Venezia e Ravenna, così come la Camargue è vicina alla Costa Azzurra. Vanno aggiunte forme culturali. Siamo stati interessati da registi: qui sono stati girati dieci film. Il mio obiettivo è sempre stato quello di aprire un museo su pittura,fotografia e cinema. Sarebbe un bel colpo, che arricchirebbe il parco dal punto di vista culturale. Opera che si potrebbe realizzare senza tanti sforzi. Il posto è già stato individuato, ma preferisco non svelarlo. Il paesaggio non è solo paesaggio in sé, ma anche poesia. Vedasi le prime frasi de "I promessi"sposi di Manzoni. Costruire un luogo dei sensi, come Scano Boa, dove èstato girato il film "La donna del fiume" oltre allo stesso "Scanoboa", tratto dal libro di Gian Antonio Cibotto".
Parte emiliana e parte rodigina assieme
Meglio la parte emiliana rispetto a quella rodigina? "I due parchi non dobbiamo vederli come un fatto negativo. La differenza è che loro fanno da sempre tanta pubblicità sul fatto che le spiagge emiliano-romagnole sono dentro al parco, ma anche noi possiamo farlo. Abbiamo Rosolina che fa 1 milione di turisti all'anno, oltre alle spiagge di Boccasette, Barricata, Albarella. Mettere assieme i due parchi non vuol dire fonderli, ma avere un'unica governance, senza avere due consigli di amministrazione diversi, come tra l'altro auspicato dal Mab Unesco. Non siamo l'ultima ruota del carro: Adria il museo archeologico nazionale e la scuola alberghiera tra le più rinomate d'Italia. Ho girato tutti i più grandi parchi europei e visitato anche il Missisipi. Ma il nostro Delta resta unico, ripeto basta solo valorizzarlo maggiormente". Marco Scarazzatti
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