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SICUREZZA URBANA. TREVISO OVEST 3/4

Grave alterco in centro a Mogliano Veneto: il sindaco chiede maggiore sicurezza e investe in videosorveglianza per contrastare la violenza urbana.

Violenta lite scuote Mogliano Veneto: il sindaco chiede misure di sicurezza più efficaci e invoca il DASPO per combattere lo spaccio.

Davide Bortolato Riconfermato: Continuità e Innovazione per Acque Risorgive

Un grave episodio di violenza ha scosso la tranquillità del centro cittadino nelle scorse settimane.

Un uomo di 47 anni è rimasto seriamente ferito al culmine di un alterco avvenuto nel tardo pomeriggio in una zona centrale e molto frequentata di Mogliano Veneto. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri locali, la lite sarebbe scoppiata in modo improvviso tra due uomini. Durante il confronto, degenerato rapidamente, uno dei due avrebbe colpito l’altro con un coccio di bottiglia di birra, provocandogli ferite gravi. La vittima è stata soccorsa tempestivamente e trasportata d’urgenza all’ospedale di Mestre, dove si trova tuttora ricoverata in prognosi riservata. L’episodio ha suscitato forte preoccupazione tra i cittadini e ha spinto il sindaco di Mogliano Veneto a prendere posizione. «Sono fenomeni che non fanno bene alla percezione della sicurezza in città», ha dichiarato il primo cittadino, Davide Bortolato, «Soffriamo un po’ la vicinanza con Mestre e Treviso, che comporta una grande mobilità di persone. La nostra stazione ferroviaria è una delle più frequentate del Veneto, quinta per numero di utenti. Sono episodi che non vogliamo più vedere». Il sindaco ha inoltre annunciato di aver richiesto un incontro con il prefetto per affrontare la situazione e discutere misure concrete per garantire maggiore sicurezza nel territorio comunale. «Come amministrazioni quello che cerchiamo di fare, è supportare questa azione con strumentazioni. Ad esempio, a Mogliano abbiamo investito molto sulla videosorveglianza, ma anche, su altre strutture, ad esempio sulla caserma dei carabinieri dove sono in corso importanti lavori proprio per dar loro la possibilità poi di agire sul territorio».

Un controllo continua in una stazione che è tra le più utilizzate in Veneto è al quinto posto come numero di utenti «Le forze dell'ordine non possono essere dappertutto e sappiamo che la stazione una zona delicata che ha bisogno di monitoraggio continuo - prosegue il primo cittadino - su questo abbiamo messo in piedi un controllo costante e non può essere però continuo e purtroppo l’ultimo episodio lo dimostra. Sono accadimenti che non vogliamo vedere».

La posizione geografica di Mogliano Veneto, stretta tra l'importante crocevia del traffico di droga di Mestre e Treviso, città recentemente interessata dall'applicazione della "zona rossa" per il controllo del fenomeno stupefacente, pone il comune in una posizione delicata. Questa vicinanza a centri nevralgici dello spaccio crea situazioni che possono avere un impatto diretto anche sulla realtà della provincia trevigiana. "Stiamo perfezionando gli ordini di allontanamento", ha concluso il sindaco. "Se nell'arco di quarantotto ore la condotta diventa recidiva, possiamo utilizzare il Daspo, che è uno strumento utile. L'obiettivo è quello di creare un deterrente più forte per chi viene trovato a spacciare o a consumare droghe in determinate aree, impedendogli l'accesso a zone specifiche della città. Questa iniziativa è al centro dell'attenzione, e un prossimo incontro con il Prefetto sarà l'occasione per fare il punto della situazione.”

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