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Oscar 2025

Da Venezia a Los Angeles, i film premiati alla Mostra del Cinema trionfano anche agli Oscar

Il Leone d’Argento “The Brutalist” conquista tre statuette, premi anche per “Io sono ancora qui” e “In the Shadow of the Cypress”

Adrien Brody e Zoe Saldana

Adrien Brody e Zoe Saldana

La Biennale di Venezia celebra il successo del cinema presentato alla Mostra del Cinema di Venezia agli Oscar 2025. "The Brutalist", Leone d’Argento all’81ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, ha trionfato a Los Angeles con tre prestigiosi riconoscimenti: miglior attore protagonista per Adrien Brody, miglior fotografia per Lol Crawley e miglior colonna sonora per Daniel Blumberg.

Applausi anche per "Io sono ancora qui" (Ainda Estou Aqui) di Walter Salles, presentato in anteprima mondiale a Venezia e vincitore dell’Oscar come miglior film internazionale. Riconoscimenti anche per "In the Shadow of the Cypress" di Hossein Molayemi e Shirin Sohani, che, dopo il debutto nella sezione Orizzonti dell’80ª Mostra, ha conquistato l’Oscar per il miglior cortometraggio d’animazione.

Un altro titolo legato alla Biennale è "Flow" di Gints Zilbalodis, premiato come miglior film d’animazione e già presente nel 2022 al programma Venice Gap Financing Market del Venice Production Bridge durante la 79ª Mostra.

Il successo di "The Brutalist" conferma la stretta connessione tra la Mostra del Cinema di Venezia e gli Oscar: negli ultimi nove anni, otto volte la statuetta per il miglior attore o attrice protagonista è andata a un interprete di film presentati in anteprima a Venezia. Tra questi, Emma Stone per "La La Land" (2017) e "Poor Things" (2024), Frances McDormand per "Tre manifesti a Ebbing, Missouri" (2018) e "Nomadland" (2021), Olivia Colman per "La favorita" (2019), Joaquin Phoenix per "Joker" (2020) e Brendan Fraser per "The Whale" (2023).

Un altro nome legato alla Mostra è quello di Zoe Saldana, vincitrice dell’Oscar come miglior attrice non protagonista per "Emilia Perez". L’attrice, figlia di immigrati dominicani, ha dedicato il premio al marito italiano Marco Perego, con cui ha collaborato alla realizzazione del cortometraggio "Dovecote". Il film, girato nel carcere femminile della Giudecca, racconta la vita delle detenute in procinto di concludere la loro pena, coinvolgendole direttamente come protagoniste.

"Dovecote" è stato presentato all’81ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e alla 60ª Biennale, nel Padiglione Vaticano, in collaborazione con la Fondazione Ente dello Spettacolo. Nonostante non sia entrato nella selezione finale degli Oscar per il miglior cortometraggio live action, ha lasciato un’impronta importante, illuminando la realtà della detenzione femminile e portando un messaggio di speranza e riscatto.

Con questo ennesimo successo, la Mostra del Cinema di Venezia si conferma ancora una volta una vetrina imprescindibile per il grande cinema internazionale.

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