I biancorossi tornano da Benevento battuti per 1-0. Lunedì 18 aprile al Menti arriva il Perugia
Vicentini in dieci per tutta la ripresa per l’espulsione di Meggiorni. Queste le parole di Emanuele Padella. “Era un momento un po’ delicato della partita e Meggio non ha detto nulla di che, perché ho parlato anche con l’arbitro e l’arbitro o ha capito male, o forse ha visto una mano alzata di troppo e nella confusione generale ha dato la doppia ammonizione, però Riccardo era molto affranto a fine primo tempo ed era molto dispiaciuto perché aveva lasciato la squadra in 10, in un momento delicato, in un momento dove il Vicenza ha fatto un’ottima partita, il Benevento non ho mai tirato in porta e questo per noi è un segnale importante, è un segnale che la squadra c’è, che la squadra segue il mister, il mister è seguito da noi. Quindi dobbiamo ricaricare le pile e pensare a queste quattro partite che rimangono. La prestazione c’è stata ed è quella che volevamo, dopo Brescia e Crotone ci doveva essere una scossa, un segnale da parte nostra verso la società, verso la tifoseria, verso una città che merita totalmente altri campionati rispetto a quelli che stiamo facendo. Tutti sappiamo che abbiamo delle difficoltà, arriviamo da un periodo nel quale non ci vengono le cose, però si è vista una squadra che ha retto e anche nel secondo tempo qualche occasione l’abbiamo avuta, quindi, credo che il Vicenza abbia fatto la partita che doveva fare qui a Benevento, contro una squadra che si giocherà fino alla fine la Serie A. Quando ci metti tutto, quando la squadra è corta e stretta ed ha voglia di sacrificarsi per ogni compagno, diventa tutto più facile anche contro attaccanti forti come Forte e Moncini, Insigne, Improta, quindi abbiamo retto, facendo una buona fase difensiva, tutta la squadra ha fatto quello che doveva fare." Cos’è cambiato? “È scattato sicuramente l’orgoglio, quello noi lo dobbiamo sempre tirare fuori, dopo prestazioni del genere, dopo soprattutto il secondo tempo di Crotone che non abbiamo accettato neanche noi quel poco che abbiamo fatto. Quindi c’è stata la reazione di orgoglio, c’è stata la dignità di mettere fuori tutto quello che potevamo per portare a casa punti, però, torniamo sempre a casa con zero punti, testa al Perugia, perché abbiamo quattro finali." Ora c'è una settimana per preparare la prossima gara. "Abbiamo tempo per preparare la partita contro il Perugia, abbiamo quattro partite, lo sappiamo tutti cosa ci giochiamo, ci giochiamo la dignità, ci giochiamo tutto, noi, la squadra, i tifosi, quindi speriamo di arrivare con l’Alessandria e stare in vita e giocarci tutto in quella partita, perché è uno scontro diretto che va vinto e va portato a casa per forza”.
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