A quattro partite dalla fine del campionato, dopo 21 sconfitte e con il terzultimo posto in classifica, la società di patron Rosso ha affidato le sorti biancorosse all’ex tecnico del Catania, per centrare la salvezza. Contratto fino al 30 giugno 2022, con opzione di rinnovo.
Il neo tecnico del Vicenza Francesco Baldini
E’ stato presentato Francesco Baldini, nuovo allenatore del Vicenza, accompagnato nella sala stampa dello stadio “Menti” dal direttore generale, Paolo Bedin e dal direttore sportivo, Federico Balzaretti. Queste le prime parole del neotecnico vicentino, 48 anni, tecnico fino alla settimana scorsa del Catania, club dichiarato fallito. “Vorrei ringraziare la società per la stima che mi è stata dimostrata, però faccio un passo indietro e ritorno un attimo a quella che è stata la mia stagione, perché Catania mi ha dato tanto, perché voglio ringraziare i ragazzi, voglio ringraziare chi ha composto la società e ha portato avanti una stagione complicatissima e quindi dopo i ringraziamenti alla società che mi ha portato a Vicenza, il mio pensiero va subito a quelli che hanno lottato con me in una situazione complicatissima. Sono passato in brevissimo tempo dal piangere con i ragazzi, fino a ieri, che siamo stati a pranzo, al venire qua, perché è accaduto tutto in una giornata, anche se ci conosciamo da tempo, con il direttore Balzaretti. E’ nato tutto in una giornata, sono arrivato ieri sera, però c’è grande soddisfazione per essere arrivato in una piazza prestigiosa come Vicenza. Porto con me nel mio staff il mio allenatore in seconda Mularoni, il mio collaboratore Bertaccini e il prof Gemignani e questi sono quelli che andranno integrare persone di fiducia e molto conosciute anche da me, che lavorano già in società. Cosa mi ha convinto nel venire qui? “Semplicemente una chiamata del direttore, poi io sono un amante delle sfide e questa è una sfida bella e incredibile.” Come entrare nella testa dei giocatori? “Sono dei professionisti di alto livello, dentro di noi c’è voglia di far rotolare il pallone in mezzo al campo, quando rotola quel pallone, se ci sono le idee e i concetti giusti, si trova sempre la soluzione per tirare fuori il massimo dai giocatori. Se non avessi curato l’aspetto mentale, quest’anno a Catania, sarebbe stata una stagione complicatissima. Ognuno di noi fa le cose prima con la propria testa e poi con tutto il resto.”
"Ci deve essere la voglia di fare la partita"
Modulo? “Preferisco di parlare di occupazione degli spazi e dipenderà dai giocatori che staranno bene e dalle contromosse per l’avversario. Voglio che si vada forte e che si occupi bene lo spazio, o con 3 attaccanti due larghi e una punta o con il trequartista e due attaccanti. Prima però ci deve essere la voglia di fare partita, non mi piace che me la facciano gli altri sotto al naso e quindi farò questa richiesta ai ragazzi. In una settimana però non si può cambiare il mondo. I tifosi biancorossi? “Mancano sei partite alla fine e dobbiamo tirare fuori il massimo. E’ facile dire che lo dobbiamo fare tutti insieme, capisco la delusione per una classifica che non è quella che ci si aspettava, però ci sono sei finali e me le voglio giocare al massimo e le forze devono arrivare da tutte le parti. L’impegno sarà massimo da parte mia e dello staff, non guardo la carta d’identità e le presenze della rosa, guardo solo la settimana. Voglio che andiamo forte, non solo fisicamente, ma anche mentalmente e nella concentrazione, nella voglia di vincere le partite. Non ho mai conosciuto professionisti che hanno voglia di perdere, parlerò con i ragazzi, ma alla fine fanno tutti un lavoro che amano, non devo stimolarli ma tirare fuori da loro il massimo”.
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