Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Calcio B, presentato Javorčić, neo allenatore del Venezia

javorcic cs

Il neoallenatore del Venezia Javorcic, durante la presentazione

“Il mio obiettivo sarà quello di ricostruire una mentalità vincente”

Il neoallenatore del Venezia Javorcic, durante la presentazione
E’ stato presentato alla stampa Ivan Javorčić, nuovo allenatore del Venezia. A fare gli onori di casa, il presidente Duncan Niederauer. “La presentazione del nostro nuovo tecnico Ivan Javorčić apre una nuova fase per il progetto del Venezia FC. Le ultime due stagioni sono state molto importanti per la società, annate decisamente impegnative in cui abbiamo vissuto grandi successi così come momenti di delusione. La filosofia del club, a prescindere dalle vittorie e dalle sconfitte, è quella di migliorarsi sempre: quando si vince è comunque necessario chiedersi dove si sarebbe potuto fare meglio; quando si perde bisogna imparare dai propri errori. Per ciò che concerne la stagione appena trascorsa, abbiamo cercato di comprendere quali siano state le nostre mancanze nella gestione della Prima Squadra, e quindi gli sforzi fatti fino ad ora sono stati finalizzati a migliorarsi in questo senso. Il principale focus su cui mi sono concentrato nelle ultime settimane è stata la ripartenza ed il riassetto della Prima Squadra: il primo passo da fare era ovviamente identificare il giusto profilo dell’allenatore. La nostra ambizione per la prossima stagione è quella di competere ai massimi livelli della Serie B ed ottenere da subito dei risultati positivi”. Parole importanti per il neo allenatore Ivan Javorčić. “Ringrazio il presidente per la fiducia che lui ed i suoi partner hanno riposto in me. Vorrei anche ringraziare l’FC Südtirol per la splendida ed intensa esperienza che abbiamo vissuto insieme, scrivendo la storia del club nella passata stagione, perché è anche grazie a loro se oggi ho l’opportunità di trovarmi qui. L’incontro con il presidente Niederauer è stata la chiave di tutto, abbiamo parlato non solo di calcio, ma anche di quello che deve essere l’approccio nel quotidiano e della nostra filosofia di vita e di lavoro. Ciò che mi ha spinto a questa scelta è stato il peso specifico che ho captato nel presidente e nei suoi partner, che mi sono parsi persone di un’immensa caratura, sia professionale che umana.

"Ricreare una forte identità di gioco, e rinsaldare il feeling con i nostri tifosi"

La squadra viene da una retrocessione, quindi il primo obiettivo sarà quello di ricostruire una mentalità vincente dal punto di vista dell’approccio al lavoro, ricreare una forte identità di gioco, e rinsaldare il feeling con i nostri tifosi. Tutto ciò che verrà sarà una conseguenza dell’etica del lavoro nel quotidiano. Il Venezia è un club che per la sua storia deve essere ambizioso: noi dobbiamo essere pronti a competere ai massimi livelli in una Serie B che sarà molto difficile ed allo stesso tempo molto stimolante, con molte piazze importanti con obiettivi simili ai nostri. Non è questione di attacco o difesa, è una questione di squadra. La solidità della stessa non dipende solo dalla difesa, ma dalla collettività, e lo stesso vale per l’efficacia offensiva. Le fasi di gioco sono profondamente interconnesse fra di loro, motivo per cui sono assolutamente convinto che tutto dipenda da come si controlla la palla ed il possesso. Una buona difesa parte dall’attacco e viceversa, bisogna essere impeccabili in ogni fase, nella complessità e globalità del gioco. Dobbiamo ricreare l’entusiasmo, la motivazione, partire dei rapporti umani, lavorare sulla singola persona e dare grande valore al quotidiano. Partendo da queste basi, tutto il resto si costruisce con il tempo: sarà un percorso duro, ma che faremo con le persone giuste, ovvero quelle che saranno in grado di dedicarsi in maniera totale al progetto di questo club. Sono in Italia da 25 anni, e questo paese è ormai parte della mia vita sia a livello personale che professionale. Spalato è una città con una grande cultura sportiva e che è anche legata a Venezia dai tempi della Serenissima. Io spero di poter seguire le orme di miei concittadini che sono diventati allenatori importanti come Jurić o Tudor, che per me sono un riferimento”.
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione