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Calcio, il Venezia saluta la Coppa Italia, passa l’Ascoli

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Al Penzo la squadra di Javorčić, priva di 13 giocatori stoppati dal Covid, va sotto di due reti poi il 18 enne Mikaelsson allo scadere pareggia i conti con una doppietta, ma nel  recupero arriva la beffa del 3-2 con l’autogol di Baudouin.

Con la prima squadra dimezzata dal Covid negli ultimi giorni, un totale di otto giocatori sotto i 21 anni che  hanno fatto il loro debutto, non si può dire nulla alla squadra allenata da Javorcic, battuta 3-2 dall’Ascoli. Di questi 8 giovani, il diciottenne Hilmir Mikaelsson, ricorderà per sempre la gara di Coppa al Sant’Elena visto che ha segnato due volte all'88° e all'89° minuto per pareggiare il match sul 2-2. Ma il momento di euforia è durato poco, perché gli ospiti hanno vinto grazie a una rete segnata con deviazione nei minuti di recupero: al 92'  Falzerano  affonda sulla sinistra, cross al centro, rovesciata di Fontana e Baudouin devia in un tentativo di colpo di tacco nella propria porta. “Abbiamo fatto una bella partita, devo davvero fare i miei complimenti ai ragazzi per non aver mollato nonostante le circostanze, dando un segnale estremamente positivo. Questo è il bello del calcio: abbiamo fatto divertire i tifosi e i ragazzi si sono spesi con estrema dedizione, ha detto il tecnico del Venezia Ivan Javorčić. Sicuramente si tratta di una partita a sé, da inquadrare nel contesto: difficile considerarla un test in vista della prossima settimana, perché non è possibile prevedere come evolverà la situazione. Ci sono state delle prestazioni molto incoraggianti, nonostante la necessità di ‘improvvisare’ date le circostanze.” Tra i più positivi il portiere Jesse Joronen, coi gradi di capitano. “Siamo tutti dispiaciuti perché ci prepariamo sempre per vincere una partita. Sono molto orgoglioso dei nostri Primavera, alcuni di loro hanno fatto  il loro debutto da professionisti. I più navigati di noi hanno cercato di incoraggiarli in spogliatoio, perché sono giovani di enorme talento. Cerco sempre di dare il meglio per la mia squadra, sono contento che il mio contributo sia servito a tenere viva la partita.” Circa 2000 i spettatori presenti al Penzo per questa prima “particolare” con gli Ultras che hanno sempre incitato la squadra.
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