Si decide tutto domenica in Toscana allo stadio dei marmi: inizio alle 17.30
Il colpo d’occhio è sicuramente d’effetto e se ne sono accorti anche i telespettatori di Raisport dove la partita, l’andata di finale dei play off, è stata trasmessa in diretta. Lo stadio Menti pieno, la curva spettacolare, con circa 1000 spettatori arrivati da Carrara, e un tifo che ha fatto di tutto per sospingere il Lane alla ricerca della vittoria. E invece è finita 0-0 e tutto si deciderà domenica: in caso di pareggio, tempi supplementari ed eventualmente rigori. “È stata una partita difficile, sofferta, non era quella che volevamo fare, le parole di mister Stefano Vecchi. Avevamo altre aspettative, però siamo in piedi. Nonostante gli episodi, gli infortuni e le squalifiche che ci stanno venendo un po’ contro, questi ragazzi non mollano niente. E’ stato sicuramente un grande merito il non mollare, insieme all’attitudine e alla mentalità di questa squadra. Nonostante la pressione della Carrarese, che ha fatto meglio di noi, ma non ricordo grandi parate di Confente. Alla fine abbiamo dato dei segnali di pericolo. Non è stata la partita che volevamo, avevamo in mente un’altra gara e le difficoltà ci hanno un po’ scoraggiato. A fine primo tempo mi sono un po’ arrabbiato per questo: non esistono teste basse, occhi spenti o facce tristi. Le difficoltà in finale si trovano.” Cosa avrei voluto? “Avrei voluto un po’ più di gioco. Chiaro che quando perdi Ronaldo, dopo 5 minuti, al di là dell’aspetto emotivo della squadra, perdi un giocatore che sotto pressione avversaria, te la scardina un po’. Fausto però ha fatto una signora partita, non pensavo potesse fare 90 minuti così. È un giocatore forte, lo sappiamo, per vari motivi abbiamo dovuto aspettarlo, sono contento di averlo rivisto in campo così. Ha dato un segnale importante. A Carrara avremo bisogno veramente di tutti. I giovani, come Fantoni e Lattanzio, hanno dimostrato che ci sono, se c’è bisogno di loro. Così come Proia, che però perdiamo per squalifica. Ho tolto Fantoni e Delle Monache, non perché demeritassero, anzi dovevano essere gli altri a dare una mano e a sostenerli meglio. Portiamo a casa il risultato e la prestazione di temperamento e carattere. Non c’è nulla di facile ma sapevamo che sarebbe stata così.”
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