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Davide Rizzi: il campione italiano di parkour che conquista il mondo

Davide Rizzi, 25 anni, da Marano Vicentino volerà in Giappone per i mondiali

Davide Rizzi: il campione italiano di parkour che conquista il mondo

UN VICENTINO SUL TETTO DEL MONDO
Chi è Davide Rizzi? Per molti, il nome potrebbe non dire molto, ma nel mondo del parkour, è sinonimo di eccellenza e determinazione. Nato e cresciuto a Marano Vicentino, Rizzi, 25 anni, è il campione italiano di una disciplina che combina agilità, forza e creatività: il parkour. Questo sport, che consiste nello spostarsi da un punto all'altro superando gli ostacoli del paesaggio urbano o naturale, ha trovato in Rizzi uno dei suoi più brillanti rappresentanti.

LE ORIGINI DI UNA PASSIONE
Rizzi ha iniziato il suo viaggio nel mondo del parkour undici anni fa, quando, ancora adolescente, si è avvicinato a questa disciplina grazie ai video su YouTube. "Mi sono innamorato del parkour guardando le acrobazie online," racconta. Da allora, il suo percorso è stato costellato di successi. Tesserato per la "Krap", un'associazione di freestyle con sede nello stadio "Pietro Berto" di Marano Vicentino, Rizzi ha vinto il campionato nazionale estivo di parkour a Rimini, dopo aver già conquistato il titolo invernale.

UN CAMPIONE NAZIONALE E INTERNAZIONALE
Il primo titolo italiano nella specialità "speed" è arrivato nel 2020, e da allora Rizzi non ha mai mancato una finale nella sua specialità, il freestyle. Nel 2022, è stato il primo italiano a salire sul podio ai mondiali e ha conquistato il bronzo in una tappa della Coppa del Mondo in Bulgaria. "Se sono arrivato fino a qui, è grazie a Valentino Di Lauro, presidente del 'Krapannone', che ha trasformato un capannone industriale in una struttura sportiva di livello internazionale," afferma Rizzi.

UN FUTURO BRILLANTE
Il futuro di Rizzi è luminoso. A settembre, parteciperà a una tappa della Coppa del Mondo in Portogallo, dove si sfideranno atleti di 27 nazioni. A novembre, volerà in Giappone per i mondiali, un evento che potrebbe consacrarlo ulteriormente nel panorama internazionale del parkour. "L'importante è non andare mai oltre i propri limiti," avverte Rizzi, consapevole dei rischi che comporta questa disciplina. "Ci sono ragazzi che si fanno ingannare dai video in rete e sottovalutano le abilità fisiche e tecniche necessarie."

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