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Francesca Tarantello. Una padovana a Parigi

La 22enne ha vinto l'argento nel triathlon durante le ultime Paralimpiadi

Francesca Tarantello. Una padovana a Parigi

Francesca Tarantello con la medaglia d'argento

Nella sua prima esperienza ai Giochi Paralimpici, l'atleta padovana Francesca Tarantello ha portato a casa una medaglia d'argento nella disciplina del triathlon. La campionessa ipovedente si è raccontata ai nostri microfoni, dalle prime esperienze fino al sogno francese.

"Parigi per me è stata una grande emozione," esordisce Tarantello. "Rappresentare l'Italia è stata una missione." Per Francesca, infatti, il peso di gareggiare per il proprio Paese va oltre la prestazione atletica. "Mi guardava tanta gente, anche in TV. Dovevo lasciare un messaggio importante, essere un esempio: questo mi ha spinto a dare il 110%. Il risultato poi è stato una liberazione."

Un elemento imprescindibile del successo di Tarantello è Silvia Bisaggi, la sua guida sportiva. "Gareggiamo insieme dall'inizio alla fine. Mi aiuta dal punto di vista visivo. A nuoto abbiamo un cordino alla coscia, in bici siamo in tandem e in corsa siamo legate vita a vita con un elastico." Si tratta di un rapporto che va oltre lo sport. "Ci aiutiamo a vicenda. La nostra sincronia è fondamentale, così come il legame umano che ci unisce."

L'atleta padovana riconosce anche l'importanza del supporto ricevuto dal suo gruppo di allenamento, One to One Academy, un team composto prevalentemente da universitari. "Il gruppo fa tanto, soprattutto nei momenti difficili. Allenandomi e studiando, questi ragazzi sono diventati la mia seconda famiglia, amici prima che colleghi." 

Lo sport è sempre stato una costante nella vita di Francesca. "Sono partita dal nuoto. L'acqua era il luogo dove il mio problema visivo non emergeva, dove mi sentivo me stessa." Tuttavia, con il passare del tempo, Francesca ha cercato nuovi stimoli e ha scoperto il triathlon. "Ho iniziato a gareggiare con i normodotati, ma era molto complicato." In un secondo momento i tecnici della nazionale hanno notato il talento di Tarantello e le hanno proposto di entrare nel mondo paralimpico. "All'inizio ero titubante, perché non ho mai voluto agevolazioni nella vita, ma vedere persone con traumi e difficoltà sempre con il sorriso mi ha fatto crescere tanto."

Francesca, oltre a gareggiare, è iscritta all'università di Padova, dove frequenta il corso di biologia molecolare: "L'obiettivo a breve termine è laurearmi. In futuro, con le conoscenze che acquisirò, vorrei contribuire alla ricerca nell'ambito delle malattie rare, tentando di trovare nuove cure.” L'ambizione di Tarantello non si ferma qui: "guardo già a Los Angeles 2028. Vorrei provare anche altri sport e diventare un esempio per tanti, mostrando che i limiti sono solo nella nostra testa. Tutto si può fare."

Francesca Tarantello: una campionessa unica, tra sport e studio, con la missione di portare un messaggio nel mondo.

Stefano Parpajola

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