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Gesto di Fair Play dell’Under 16 della Virtus Abano: punizione calciata volontariamente fuori

L’allenatore Masiero e il suo staff decidono di rinunciare a un’opportunità di segnare per correggere un errore arbitrale

Gesto di Fair Play dell’Under 16 della Virtus Abano: punizione calciata volontariamente fuori

La Virtus Abano

Un esempio di fair play è arrivato dai ragazzi dell’Under 16 della Virtus Abano durante un match di sabato contro il Mestrino United. Considerando una punizione a due in area assegnata loro come un errore dell’arbitro, l’allenatore Claudio Masiero e il suo staff hanno scelto di calciare volontariamente fuori il tiro, ricevendo l’applauso del pubblico presente a Mestrino.

"A metà del secondo tempo, con noi in vantaggio 1-0, l’arbitro ha concesso una punizione a due dal limite dell’area piccola dopo un retropassaggio di testa di un difensore del Mestrino," spiega Masiero. "Di fronte alle proteste dei locali e alla sorpresa generale per l’errore, il mio assistente Gianmarco Pravato, il dirigente Fernando Rollo e io abbiamo deciso di non approfittare della situazione. Ho chiamato il capitano Jacopo Ceron e abbiamo chiesto a Cristian Savin di calciare fuori la punizione."

Il gesto ha colto di sorpresa tutti, ma ha anche dimostrato un grande spirito sportivo. "Il pubblico e i giocatori del Mestrino hanno apprezzato la nostra decisione, che ha contribuito a sostenere anche l’arbitro in un momento difficile," aggiunge Masiero. "Vogliamo mandare un messaggio come educatori: questo sport ha bisogno di atti di rispetto e correttezza, così come la vita quotidiana. Abbiamo comunque vinto e siamo soddisfatti per i nostri ragazzi, che sono prima di tutto giovani atleti."

La scelta è stata immediatamente riconosciuta e applaudita dal responsabile del settore giovanile Enrico Solimene e dal presidente Pier Paolo Ceron. "L’arbitro ci ha poi spiegato che il retropassaggio di testa era stato eseguito a un’altezza troppo bassa e, secondo le regole, doveva essere considerato come un retropassaggio con i piedi," commenta Ceron. "Indipendentemente dalla questione regolamentare, la nostra società, nata in un contesto parrocchiale e focalizzata sull’educazione dei giovani atleti, ritiene fondamentale dare un messaggio positivo al mondo del calcio. Ringrazio l’allenatore, lo staff e i ragazzi per aver rappresentato in modo esemplare la nostra società."

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