Andrea Scuccato, capitano dell’Hockey Bassano, incarna perfettamente lo spirito della sua squadra e della sua città. Nato e cresciuto a Bassano del Grappa, ha mosso i primi passi nell’hockey seguendo le orme del padre ex giocatore e poi sponsor giallorosso: “Mio padre mi ha messo i pattini ai piedi fin da piccolo, è stato fondamentale per la mia crescita sportiva e continua a essere un punto di riferimento importante,” racconta Scuccato con orgoglio. Non a caso, il suo numero di maglia, il 58, è dedicato al suo grande modello.

Prima di dedicarsi completamente all’hockey, Scuccato è stato uno dei migliori sciatori del Veneto, vincendo quasi tutto a livello regionale. “A 16 anni ho dovuto scegliere tra i due sport. Non è stato facile, ma ho seguito la mia passione per l’hockey; non me ne sono mai pentito,” ricorda. Una scelta di vita, dunque, culminata con l'esordio in maglia Bassano a soli 16 anni: “In quel momento ho capito che potevo farcela. Poi il contesto ha reso il tutto ancora più magico: ero a casa mia, davanti alla mia gente, è stato qualcosa di unico".
Dopo l’esordio il 28enne ha vissuto qualche anno di gavetta che lo ha portato a Correggio, dove ha vinto un campionato di Serie A2; dopodiché solo Serie A1 e il ritorno a Bassano nel 2021. Scuccato, oggi, è il leader di una squadra giovane e affamata: “Abbiamo tanta voglia di lavorare, nessuno vuole prevalere sull'altro. Siamo una squadra che corre e gioca in modo aggressivo, proprio come ci chiede coach Bertolucci".
Del suo allenatore Scuccato parla con grande ammirazione: “È una persona preparatissima, capace di leggere ogni aspetto dell’hockey. Studia continuamente, analizza modelli di gioco, ci fa fare molte sedute video; in più si mette in discussione, nonostante abbia già vinto tantissimo. Allenarsi con lui è un’opportunità preziosa."

Bassano non parte tra le favorite in questa stagione, ma Scuccato è fiducioso: “Ci sono squadre più attrezzate, con budget importanti e anni di esperienza insieme. Noi siamo una squadra nuova, ma abbiamo tanta qualità e possiamo giocarcela con tutti. L’obiettivo è vincere più partite possibili: non dobbiamo fare l'errore, però, di metterci addosso pressioni eccessive".
Per Scuccato il sogno più grande è uno solo: “Vincere un titolo con il Bassano. Per uno come me, cresciuto qui, sarebbe il massimo, rappresenterebbe la chiusura di un cerchio. La squadra sta diventando sempre più competitiva e sono certo che un giorno potremo arrivarci".
Nel suo ruolo di capitano, Scuccato preferisce i fatti alle parole: “Cerco di dare l'esempio in allenamento, spingendo sempre al massimo e mantenendo il gruppo concentrato e motivato. Quando serve, parlo, ma l’importante è essere un punto di riferimento positivo."
Oltre alla vita sul parquet, Scuccato si è aperto anche al mondo dell'imprenditoria. “Gestisco un club di padel insieme alla mia ragazza e a mia sorella. È un’esperienza nuova e stimolante, che mi permette di crescere anche fuori dallo sport".
Scuccato, poi, ha voluto sottolineare il ruolo fondamentale della cura della mente nelle competizioni agonistiche: “Ad alti livelli la psicologia è fondamentale per gestire le pressioni. Ti permette di fare il salto di qualità e imparare a mantenere l'equilibrio".
Infine c'è un altro sogno nella testa del capitano giallorosso: "La Nazionale? Dare il massimo per il mio club è la priorità. Se poi dovesse arrivare una convocazione ne sarei orgoglioso, ma non deve diventare un'ossessione".
Andrea Scuccato: l'amore per la maglia, il sogno di un bambino cresciuto guardando le gesta dei grandi e che, ora, è pronto a scrivere una storia di hockey per la sua terra e per la sua gente.
Stefano Parpajola