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Calcio. Serie C

Clodiense: il cambio in panchina e il mercato sono la scossa per provare il sogno salvezza

L'Union ci proverà fino alla fine: il diktat della società è di non lasciare nulla di intentato

Chioggia: Iniziano i lavori per la copertura della tribuna ovest dello stadio Ballarin

Lo stadio Ballarin di Chioggia

L'Union Clodiense sta vivendo la sua prima storica stagione in Serie C a 47 anni di distanza dall'ultima volta. Dopo una partenza complicatissima la società ha cambiato la guida tecnica con l'avvento di mister Tedino e ha rinforzato la squadra nel mercato invernale: ora c'è uno spiraglio per il sogno salvezza.

La Serie C è entrata ufficialmente nel suo momento chiave. Il mercato invernale si è chiuso, rinforzi e cessioni, c'è chi è arrivato e chi ha salutato. La Clodiense in questo senso si è mossa e ha provato a non lasciare nulla di intentato. La volontà della società di Boscolo Bielo, è infatti quella di giocarselo fino alla fine questo campionato tanto desiderato per molto tempo che quest'anno è diventato realtà. Già, perchè 47 anni dopo l'ultima volta si è tornato a parlare di professionismo nella piccola Venezia. Comunque andrà la storia è stata scritta e dunque sarà un successo. Il sapore amaro dell'avvio di stagione lontano dai propri confini, una squadra quasi orfana della sua gente nello scomodo, seppur ospitale, Sandrini di Legnago. Fino al giorno dell'abbraccio con la propria casa: un Ballarin tirato a lucido, riammodernato e sistemato che ha aperto le danze nell'indimenticabile serata di gala contro il Calcio Padova. É arrivata una sconfitta contro i colossi biancoscudati, ma poco importava a quella gente, felice e fiera, tornata a casa nella notte che ha riaccolto il grande calcio a Chioggia. Sono ricordi che per un bambino granata rimarranno. Poco importa, dunque, come andrà. La storia è stata scritta. Nonostante queste premesse, però, nulla dev'essere intentato: dal momento in cui si è iniziato a ballare, è obbligo continuare a tentare di farlo con la massima dignità possibile. É arrivato gennaio e molto si è mosso dalle parti del Ballarin seguendo un unico imperativo: provare a raggiungere i play-out e giocarsela fino alla fine. In laguna è sbarcato un nuovo 10, si chiama Marco Firenze, classe 1993, giocatore di talento che ha dalla sua tante presenze in Serie B: a lui le chiavi della regia offensiva. Si è poi lavorato sulle fondamenta: un nuovo portiere, con l'acquisto di Michele Pezzolato dal Carpi e di Aljaz Tavcar, difensore dall’Ascoli. E non è finita qua: nel reparto avanzato si è alzato il tasso di qualità con la freschezza del 2003 in prestito dall'Atalanta U23 Chiwisa, Dimitar Kostadinov dal Crotone, un trequartista, e il figlio d'arte Zigoni. L'arrivo della punta ex Milan è un segnale, insieme, agli altri rinforzi, che la resa non è assolutamente un pensiero contemplato nella mente del Presidente Boscolo Bielo: lo scuola Treviso, infatti, può vantare 100 gol tra i professionisti e un curriculum importante tra Serie B e Serie C. In questo gennaio pienissimo per i lagunari si è delineato anche uno scenario inatteso. Mister Andreucci, molto amato e molto legato alla piazza, è stato sostituito da Bruno Tedino, ex tecnico di Trento, Pordenone e Virtus Entella che è tornato in pista dopo un anno fuori dai radar. Il risultato? Una clamorosa vittoria sul campo del Lumezzane. Si è trattato di un successo che mancava ai granata dalla seconda giornata contro la Triestina. Da quel momento la Clodiense non aveva più ottenuto il sapore dei tre punti. Un grande segnale di risveglio che, dopo un mercato importante, alimenta una speranza che sarà dura a morire da queste parti. La squadra, infatti, dopo un complicato adattamento alla categoria, complice anche una rosa molto giovane e inesperta, sembra aver iniziato a trovare le misure del campionato. La scossa in panchina, poi, ha risvegliato qualcosa nell'animo dei giocatori. La missione salvezza sarà durissima, ma tutto rimane aperto. Saranno due gli appuntamenti decisivi che diranno tantissimo sulla riuscita di questa affascinante sfida: il 15 febbraio c'è la delicatissima trasferta di Busto Arsizio contro la Pro Patria, uno scontro diretto bollente. All'ultima giornata, invece, la sfida della vita: Clodiense-Caldiero al Ballarin, in quello che potrebbe essere a tutti gli effetti un vero e proprio spareggio. Nel percorso, poi, le proibitive trasferte contro le big Padova, Vicenza, Feralpi e Alcione Milano. Sarà complicato fare punti, ma a Chioggia, ora, il copione reciterà sempre lo stesso imperativo: non lasciare nulla di intentato. Fino alla fine la Clodiense lotterà per il sogno salvezza.

Stefano Parpajola

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