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20.03.2025 - 12:34
Foto di repertorio
Il Trofeo Piva 2025 è ormai alle porte. Con la partecipazione di 35 squadre, di cui 16 straniere e 19 italiane, la competizione si conferma come una delle gare più prestigiose a livello U23. La data da segnare sul calendario è il 6 aprile, quando le colline del Prosecco, patrimonio dell'UNESCO, faranno da sfondo a una sfida che promette spettacolo e adrenalina.
UN PARTERRE INTERNAZIONALE
Il Trofeo Piva 2025 non è solo una gara, ma un vero e proprio crocevia di talenti emergenti del ciclismo mondiale. Si disputerà a Col San Martino. Tra le squadre straniere, spiccano nomi di rilievo come la UAE Team Emirates GenZ, la Bahrain Victorious e la XDS Astana. Queste formazioni, spesso considerate fucine di campioni, porteranno in gara giovani promesse pronte a mettersi in luce. Non mancheranno rappresentanze da Slovenia, Francia, Germania, Spagna, e persino da Messico e Stati Uniti, con il Team Skyline. Un melting pot di culture e stili di corsa che arricchirà ulteriormente la competizione.
LE SQUADRE ITALIANE: TRADIZIONE E INNOVAZIONE
Sul fronte italiano, la presenza di squadre come la MBH Bank Ballan Csb, vincitrice con Pavel Novak, e la Biesse Carrera Premac, trionfatrice nel 2023 con Giacomo Villa, testimonia la tradizione e la qualità del ciclismo nostrano. Accanto a loro, altre formazioni come la VF Group-Bardiani CSF-Faizanè e la SC Padovani Polo Cherry Bank, pronte a dare battaglia sulle strade di casa. Il Presidente dell’AC Col San Martino, Mario De Rosso, ha sottolineato come "anno dopo anno riusciamo a mantenere un livello di partecipazione molto alto", nonostante la concorrenza di un calendario internazionale sempre più fitto.
UN PERCORSO TRA STORIA E NATURA
Il percorso del Trofeo Piva 2025 è un omaggio alla bellezza e alla difficoltà del ciclismo. I 179,8 km di gara si snoderanno tra le colline del Prosecco, con partenza dalla storica Via Treviset di Col San Martino.Dopo un tratto iniziale di 11,9 km, i corridori affronteranno il circuito con la salita del Combai, da ripetere sette volte. Ma è il Muro di San Vigilio, con i suoi 700 metri al 10% di pendenza media, a rappresentare la vera sfida. Un tratto che, a 45 km dall'arrivo, potrebbe rivelarsi decisivo per le sorti della gara.
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