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Alex Zanardi, il coraggio in corsa: al Caffè Pedrocchi una mostra fotografica celebra il campione

Le immagini di Antonio Muzzolon raccontano l’epopea di Zanardi alla Padova Marathon

Alex Zanardi, il coraggio in corsa: al Caffè Pedrocchi una mostra fotografica celebra il campione

Alex Zanardi

Il Caffè Pedrocchi diventa galleria d’eccezione per una storia di sport, determinazione e rinascita. Dal 22 al 27 aprile, in concomitanza con la Padova Marathon, apre al pubblico la mostra fotografica “Il cuore oltre ogni ostacolo”, un emozionante viaggio visivo firmato da Antonio Muzzolon, dedicato ad Alex Zanardi, uno dei volti più amati dello sport italiano.

La mostra – a ingresso libero – sarà inaugurata martedì 22 aprile alle ore 19, con un evento speciale aperto anche ai media, e proporrà una selezione di scatti che raccontano le partecipazioni di Zanardi alla maratona padovana, dal suo esordio nel 2008 fino agli anni dei successi paralimpici.

Una maratona fotografica lunga 16 anni

Dietro l’obiettivo, c’è la sensibilità di Antonio Muzzolon, ingegnere di professione e fotografo per passione. Per oltre 16 anni, ha documentato la Padova Marathon, vivendo in prima linea l’evoluzione dell’evento. Una malattia degenerativa, che negli ultimi anni lo ha reso ipovedente, non ha però spento il suo sguardo creativo. Al contrario, lo ha spinto a concentrarsi su una figura che per lui è diventata fonte d’ispirazione: Alex Zanardi.

«Fotografarlo è stato come raccontare la resilienza, l’umanità, la gioia che supera il dolore», afferma Muzzolon, che ha trasformato la sua esperienza visiva in un progetto articolato che comprende anche una multivisione e un fotolibro (con prefazione di Vittorio Podestà, Paralympic Ambassador).

Dalla "Lupella" a Rio: storia di una rinascita

Le immagini ripercorrono la prima partecipazione di Zanardi alla maratona di Padova nel 2008: una sfida affrontata con una handbike artigianale, costruita con l’aiuto del suo team meccanico, che Alex battezzò “Lupella”. Quella gara, tra cadute spettacolari e graffi sull’asfalto, fu la prima di una lunga serie. Nonostante le difficoltà, Zanardi tagliò il traguardo con il sorriso – gesto che sarebbe diventato il suo tratto distintivo.

Negli anni seguenti, Muzzolon ha continuato a seguirlo con la macchina fotografica, documentando l’evoluzione delle sue imprese e delle sue handbike, fino ai trionfi alle Paralimpiadi di Londra 2012 e Rio 2016. Una foto, tra tutte, rappresenta l’inizio simbolico del racconto: Zanardi a New York, nel 2007, alla sua prima maratona, immortalato da Muzzolon proprio prima del traguardo di Central Park.

Un legame profondo con Padova

Padova è diventata una città simbolo per Zanardi, che l’ha scelta come luogo in cui vivere con la propria famiglia. La mostra, che si inserisce tra gli eventi della Padova Marathon, è anche un tributo del territorio a un campione che ha saputo trasformare la propria fragilità in forza.

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