Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Calcio. Serie B

Padova torna in B, ma la piazza resta semi vuota: festa a metà per i biancoscudati

Applausi e sorrisi, ma pochi tifosi. Presente il patron Oughourlian

Padova torna in B, ma la piazza resta semi vuota: festa a metà per i biancoscudati

Il Calcio Padova 1910

Domenica 18 maggio, ore 18. Un sole gentile accompagna la carovana biancoscudata dalle strade dell’Euganeo fino al cuore della città. Il Padova è tornato in Serie B, e questa dovrebbe essere la giornata dell’abbraccio collettivo tra squadra e tifosi. Ma in Piazza dei Frutti, ad attenderli, ci sono sì cori e applausi, ma anche troppi spazi vuoti. Non più di un migliaio i presenti, per una festa che poteva – e doveva – essere molto di più.

Una promozione accarezzata, sofferta, infine conquistata lo scorso 25 aprile. Un traguardo che chiude anni di amarezze, ma la festa cittadina non ha restituito il giusto tributo a un gruppo che ha riscritto la storia recente del club. E il silenzio attorno alla piazza suona come un’occasione mancata.

Dal pullman al palco: i protagonisti si raccontano
Il pullman scoperto sfila per la città: Corso Australia, Via Vicenza, Corso Milano. I giocatori scendono all’altezza di Piazza Garibaldi e a piedi raggiungono Piazza dei Frutti, dove li accoglie il palco, qualche centinaio di bandiere, qualche selfie, e la voce di Gianluca Di Marzio a presentare i protagonisti di questa impresa.

Il tecnico Matteo Andreoletti è tra i primi a parlare, visibilmente emozionato: “Il viaggio che abbiamo fatto è stato persino più bello della destinazione. Questa promozione è di questi ragazzi, li porterei sulla pelle uno per uno”. Accanto a lui, il presidente Peghin sorride, ma ammette la tensione vissuta: “A Trieste ho capito che ce l’avremmo fatta. Ma è stata dura”.

Poi è la volta del patron Joseph Oughourlian. Elegante, essenziale, si toglie qualche sassolino contro l’amministrazione comunale: “Tornare a giocare in un Euganeo degno è il nostro primo obiettivo. Spero che anche il sindaco lo voglia davvero”. Un riferimento nemmeno troppo velato ai dissapori sulla Curva Sud.


Capitano Niko Kirwan, voce sempre misurata, ringrazia i compagni e la tifoseria: “Ci siamo sempre sostenuti, anche nei momenti difficili. Questa squadra è speciale”. Crisetig aggiunge: “Dopo Caravaggio c’era sconforto, ma anche la forza di ripartire. Da lì è nato tutto”.

Autografi, cori, gag e premiazioni: Fortin riceve il premio Power4You, e i giocatori padovani vengono accolti con una standing ovation. Sul palco c’è spazio anche per la musica: parte “Inconscienti Giovani” di Achille Lauro, poi arrivano le note di Be Here Now, suonata dai Supernova, tribute band degli Oasis. Ma la piazza non decolla, e l’atmosfera resta tiepida.

Una festa dal sapore agrodolce
Il Padova ha conquistato la Serie B con merito e spirito di squadra. Ma la festa, pur costruita con cura e passione, non ha avuto la risposta che avrebbe meritato. Assente il sindaco Giordani, così come l’assessore allo Sport e il DS Mirabelli.

Resta la soddisfazione per un traguardo sportivo che segna l’inizio di una nuova era. Ma anche l’amaro per una città che, almeno per questa volta, non ha saputo o voluto essere davvero presente.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione