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Tezenis Verona sbanca Cremona: primo successo e segnali incoraggianti per la nuova stagione

Con una prestazione solida e corale, la squadra di coach Cavina domina la Juvi Cremona

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Foto di repertorio

La Tezenis Verona si presenta al suo pubblico con una prova convincente e una vittoria netta: 74-52 contro la Juvi Cremona, in un match che ha mostrato già tante potenzialità per il cammino che attende la squadra scaligera. Il debutto stagionale lascia spazio alle buone sensazioni più che al risultato, ma quei primi applausi arrivano meritati.

Una squadra giovane, brillante e ben guidata

Il gruppo di coach Cavina si è rivelato lungo, dinamico e soprattutto motivato a interpretare la fatica come piacere. Dal quintetto di partenza – Zampini in regia, McGee in guardia, Bolpin ala piccola, Johnson ala forte e Poser sotto canestro – fino alla panchina, la Tezenis ha dimostrato talento e voglia di fare gruppo. Due americani, McGee e Johnson, si sono distinti non solo per qualità individuale ma soprattutto per la capacità di inserirsi nel sistema collettivo, senza mai cercare protagonismi e anzi dando un contributo prezioso in termini di energia e concentrazione.

Il ritmo che fa la differenza

Dopo un primo quarto equilibrato (14-18), Verona ha preso il controllo della partita grazie a una difesa attenta e a un attacco fluido, alternando ritmi e trovando soluzioni efficaci sia dentro l’area con Baldi Rossi, che da fuori con Bolpin. Il secondo quarto ha confermato il dominio scaligero, che ha saputo mantenere il pallino del gioco senza perdere la calma.

Nel terzo periodo la squadra di Cavina ha dato l’accelerata decisiva: intensità difensiva, velocità di palla e fluidità nelle azioni offensive hanno steso Cremona, con McGee e compagni che hanno chiuso il quarto avanti 35-59, di fatto archiviando il match.

Lavoro di squadra e spirito di gruppo

Un aspetto particolarmente positivo è stato l’equilibrio nella gestione della palla e la capacità di variare le soluzioni offensive, anche grazie alle rotazioni ampie volute da Cavina. I giovani Pittana, Frosini, Mecenero e Kuzmanic hanno avuto minuti importanti, mentre la regia è stata condivisa tra Zampini, Monaldi e Spanghero, offrendo spunti freschi e nuove idee.

Il futuro comincia ora

L’ultimo quarto ha visto la Juvi provare a rimanere in partita, ma Verona ha gestito senza affanni, dimostrando di aver già costruito una base solida su cui lavorare. Il prossimo banco di prova sarà sabato a Carugate contro Urania Milano, un altro test importante per affinare intese e convinzioni.

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