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Benetton, Salvatore Costanzo: “Soddisfatto della mischia, continuiamo a spingere”

L’allenatore dei Leoni torna a Monigo e analizza il lavoro svolto

Benetton, Salvatore Costanzo: “Soddisfatto della mischia, continuiamo a spingere”

Benetton, Salvatore Costanzo

Dopo un intenso fine settimana con impegni internazionali, i Leoni della Ghirada riprendono la preparazione in vista della ripresa del campionato prevista per fine mese. Ai microfoni di BenTV, Salvatore Costanzo, allenatore della mischia, traccia un bilancio del lavoro fatto finora.

“Abbiamo iniziato con una settimana di scarico – spiega Costanzo – seguita da due settimane dedicate a migliorare aspetti che, durante il calendario fitto di partite, non sempre si riescono a curare. Sono stati momenti preziosi per approfondire dettagli fondamentali del nostro gioco”.

Lo staff tecnico si è concentrato soprattutto sui principi chiave sia in attacco che in difesa. Settimana scorsa un allenamento congiunto con il Petrarca ha dato importanti indicazioni, mentre nei prossimi giorni è prevista un’amichevole contro le Zebre per testare le strategie sviluppate.

“Il mio primo periodo qui è stato di studio – racconta Costanzo – dovevo conoscere bene i ragazzi e lo staff. Ho lavorato sul sistema, che non differisce molto dalle stagioni precedenti, cercando di inserire anche un approccio mentale positivo, considerando la qualità dei giocatori”.

Il giudizio sul lavoro della mischia nelle prime partite di campionato è positivo. “Il gruppo ha grande qualità e margini di miglioramento enormi. Sono soddisfatto delle mischie con palla introdotta dai nostri ragazzi, anche se potremmo capitalizzare meglio le penalità a nostro favore. In difesa, dobbiamo ancora crescere: la partita contro gli Stormers ci ha fornito quattro calci contro, alterando le statistiche difensive. Continueremo a lavorare per migliorare”.

Per Costanzo, tornare a Monigo ha un forte valore emozionale. “Ho iniziato qui a 16 anni – racconta – e oggi, da allenatore, rivivo sensazioni ancora più intense. Vedere i giovani del nostro reparto mischia crescere e affrontare le stesse dinamiche che ho vissuto è un’esperienza profondamente gratificante e carica di emozioni”.

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