Padova, mercato finalmente libero: i soci di minoranza garantiscono la svolta

Versati circa 700 mila euro per rispettare i parametri federali

Stefano Gabbiano

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30.12.2025 - 12:30

Padova, mercato finalmente libero: i soci di minoranza garantiscono la svolta

Alessandra Bianchi e Francesco Peghin

Chiusura d’anno decisiva per il Calcio Padova, che riesce a mettere al sicuro la propria operatività sportiva in un momento societario particolarmente delicato. Alla vigilia del passaggio di proprietà verso la famiglia Banzato, il club biancoscudato ritrova piena libertà d’azione sul mercato grazie all’intervento dei soci di minoranza, che hanno immesso nelle casse societarie circa 700 mila euro, consentendo il rientro nei parametri federali. Il versamento ha permesso al Padova di superare il blocco del cosiddetto “mercato a saldo zero”, che avrebbe limitato anche nella sessione invernale la possibilità di effettuare operazioni in entrata. Il nodo riguardava i controlli periodici della commissione di vigilanza sui bilanci delle società professionistiche, chiamata a verificare l’equilibrio tra costo del lavoro allargato e ricavi. Il superamento della soglia prevista comporta automaticamente restrizioni sul mercato, aggirabili solo con un’iniezione di liquidità. Con il patron Joseph Oughourlian ormai vicino alla cessione del club, l’impegno economico è stato assunto dai soci di minoranza, che hanno scelto di farsi carico di una quota superiore rispetto alla loro partecipazione, garantendo continuità gestionale e stabilità in una fase di transizione. Un segnale forte, che mette al riparo la società da possibili contraccolpi e consente all’area tecnica di pianificare con maggiore serenità. Ora il direttore sportivo Massimiliano Mirabelli potrà muoversi senza vincoli, valutando innesti mirati per completare una rosa che necessita di almeno un rinforzo per reparto. Resta sullo sfondo la pista che porta a Giovanni Giunti, centrocampista classe 2005 di proprietà del Perugia, per il quale gli umbri chiedono circa 300 mila euro. La concorrenza si è fatta più agguerrita, ma la ritrovata libertà operativa potrebbe favorire la chiusura dell’operazione. Sul fronte delle uscite, oltre a Russini, seguito con interesse dalla Triestina, restano da monitorare le posizioni di Bacci, che potrebbe scendere di categoria per trovare maggiore continuità, e del portiere Fortin, chiuso nelle gerarchie e potenzialmente destinato a cambiare maglia. In attesa delle novità societarie attese nelle prime settimane di gennaio, il Padova si assicura così una base solida da cui ripartire, evitando che le incertezze fuori dal campo finiscano per incidere sulle scelte sportive.

Chiusura d’anno decisiva per il Calcio Padova, che riesce a mettere al sicuro la propria operatività sportiva in un momento societario particolarmente delicato. Alla vigilia del passaggio di proprietà verso la famiglia Banzato, il club biancoscudato ritrova piena libertà d’azione sul mercato grazie all’intervento dei soci di minoranza, che hanno immesso nelle casse societarie circa 700 mila euro, consentendo il rientro nei parametri federali.

Il versamento ha permesso al Padova di superare il blocco del cosiddetto “mercato a saldo zero”, che avrebbe limitato anche nella sessione invernale la possibilità di effettuare operazioni in entrata. Il nodo riguardava i controlli periodici della commissione di vigilanza sui bilanci delle società professionistiche, chiamata a verificare l’equilibrio tra costo del lavoro allargato e ricavi. Il superamento della soglia prevista comporta automaticamente restrizioni sul mercato, aggirabili solo con un’iniezione di liquidità.

Con il patron Joseph Oughourlian ormai vicino alla cessione del club, l’impegno economico è stato assunto dai soci di minoranza, che hanno scelto di farsi carico di una quota superiore rispetto alla loro partecipazione, garantendo continuità gestionale e stabilità in una fase di transizione. Un segnale forte, che mette al riparo la società da possibili contraccolpi e consente all’area tecnica di pianificare con maggiore serenità.

Ora il direttore sportivo Massimiliano Mirabelli potrà muoversi senza vincoli, valutando innesti mirati per completare una rosa che necessita di almeno un rinforzo per reparto. Resta sullo sfondo la pista che porta a Giovanni Giunti, centrocampista classe 2005 di proprietà del Perugia, per il quale gli umbri chiedono circa 300 mila euro. La concorrenza si è fatta più agguerrita, ma la ritrovata libertà operativa potrebbe favorire la chiusura dell’operazione.

Sul fronte delle uscite, oltre a Russini, seguito con interesse dalla Triestina, restano da monitorare le posizioni di Bacci, che potrebbe scendere di categoria per trovare maggiore continuità, e del portiere Fortin, chiuso nelle gerarchie e potenzialmente destinato a cambiare maglia.

In attesa delle novità societarie attese nelle prime settimane di gennaio, il Padova si assicura così una base solida da cui ripartire, evitando che le incertezze fuori dal campo finiscano per incidere sulle scelte sportive.