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Politica
31.03.2025 - 14:53
Federico Barbierato, Sindaco di Abano Terme
Una città termale di livello internazionale non può permettersi di convivere ancora a lungo con i “buchi neri” rappresentati dagli hotel dismessi. Ne è convinto il Sindaco di Abano Terme, Federico Barbierato, che nel nuovo Piano di Assetto del Territorio (PAT) già approvato e nel Piano degli Interventi (PI) in fase di definizione e che sarà portato nelle sedi istituzionali per la sua adozione entro l’estate, ha previsto per la prima volta la possibilità di attivare accordi pubblico-privati mirati alla riqualificazione di queste strutture abbandonate.
Sindaco, cosa cambia concretamente con il nuovo PAT e il Piano degli Interventi?
“Il PAT approvato ha già definito le principali prospettive di sviluppo della città introducendo il “consumo zero” di suolo che ha comportato l’eliminazione di oltre 80 ettari di vecchie previsioni urbanistiche; poi, per la prima volta nella nostra città, viene introdotto uno strumento concreto che permette di affrontare con un approccio innovativo e pragmatico il tema degli hotel dismessi. Grazie agli accordi pubblico-privati, l’amministrazione potrà sedersi al tavolo con i proprietari di queste strutture e valutare insieme progettualità di rigenerazione urbana. Non parliamo più solo di vincoli o divieti, ma di un’opportunità concreta per sbloccare situazioni ferme da anni.”
Qual è l’obiettivo di fondo di questa scelta?
“Restituire valore alla città. Gli hotel dismessi rappresentano non solo un problema urbanistico ed estetico, ma anche un freno allo sviluppo economico e turistico. Vogliamo superare la logica dell’attesa e affrontare il problema con una visione strategica che contempli sia le esigenze dei privati sia il vantaggio pubblico. Ogni accordo dovrà portare benefici tangibili alla collettività, in termini di servizi, qualità urbana, sicurezza e sostenibilità.”
Parla di un’opportunità unica per Abano. Perché ora? Quali garanzie per evitare speculazioni?
“Gli accordi saranno valutati caso per caso, con un approccio trasparente e con l’obiettivo primario di garantire coerenza con il nostro ruolo di città termale. Tutti gli interventi dovranno rispettare principi di sostenibilità ambientale e coerenza urbanistica. Non stiamo aprendo a operazioni di corto respiro, ma a un percorso condiviso, in cui il pubblico mantiene un ruolo centrale di indirizzo e controllo.”
Come sarà coinvolta la cittadinanza?
“Attraverso momenti di confronto pubblico, come già avvenuto nella fase di predisposizione del PAT. La trasparenza e la partecipazione saranno elementi centrali. Sappiamo quanto questi temi siano sentiti dalla comunità: è giusto che i cittadini siano informati e possano contribuire con proposte e osservazioni.”
Qual è il messaggio che vuole lanciare ai proprietari degli hotel dismessi?
“Ora c’è uno strumento concreto, un’occasione da cogliere. L’amministrazione è pronta ad ascoltare e valutare proposte serie, che abbiano ricadute positive sulla città. È il momento di uscire dall’immobilismo. Chi ha un immobile dismesso ha oggi la possibilità di farlo tornare a vivere, contribuendo al rilancio di Abano. Noi siamo pronti a fare la nostra parte.”
Federico Franchin
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