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Politica
01.06.2025 - 17:04
Sedici milioni di euro per ridurre di oltre il 50% il rischio idraulico nel territorio di Abano. E’ quanto chiederanno ai vari Enti competenti il Comune e il Consorzio di Bonifica Bacchiglione per realizzare da una parte un nuovo scolo, dall’altra un bacino di laminazione. Il nuovo canale collegherà gli scoli Piovega e Menona e avrà una lunghezza di 4 km. “Abbiamo ricevuto in questi giorni il finanziamento da parte della Regione di 45 mila euro per poter elaborare il progetto esecutivo per la costruzione di questo nuovo canale scolmatore”, spiega il sindaco di Abano Federico Barbierato, assieme al presidente del Consorzio di Bonifica, Silvano Bugno. “Si aggiungono ai 60 mila euro che già avevamo stanziato noi come Comune e Consorzio”. Il tracciato del nuovo canale parte dal tombinamento dello scolo Piovega in via IV Novembre, vicino alla scuola primaria Manzoni per terminare sullo scolo Menona, nel quartiere di Giarre. L’intervento utilizzerà scoli privati già esistenti, risultando in questo modo poco invasivo per il territorio. Questo intervento, insieme al progetto dei bacini di laminazione dei Colli Euganei ancora fermo alla domanda del Ministero, risulta attualmente non ancora finanziato. L’amministrazione sottolinea l’importanza di linee di finanziamento per progetti strategici in grado di ridurre definitivamente il rischio idrologico. Il costo totale dell’iniziativa ammonta a circa 6 milioni e i lavori durerebbero un anno. Il nuovo canale si andrà a collocare a ridosso del bacino di laminazione che il Consorzio e gli 11 Comuni coinvolti hanno previsto a Giarre. E’ uno dei quattro proposti nel maxi progetto da oltre 36 milioni di euro. “Con queste due opere andremmo a ridurre del 50% i rischi di allagamenti nel nostro Comune, andando a mettere al sicuro il centro storico. Per l’invaso servono 10 milioni di euro, che sommati ai 6 necessari per il nuovo scolo fanno 16 milioni totali, con i quali faremmo un grandissimo passo in avanti verso la sicurezza idraulica del nostro Comune”, sostiene ancora Barbierato. “Proveremo ogni strada per riuscire a trovare i fondi per poter agire e quindi realizzare il nuovo scolo”, garantiscono Barbierato e Bugno. Lo stesso Bugno poi aggiunge.
“Lo scolo potrebbe essere anche co-finanziato dalla Regione. Siamo in attesa di una risposta per quanto riguarda gli invasi entro la fine del mese da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. In questi giorni convocheremo i sindaci degli 11 Comuni coinvolti per fare il punto della situazione, fare squadra e poi capire come agire per riuscire a fare valere le nostre posizioni a Roma”. “Il territorio termale e collinare è quello che sta registrando le maggiori precipitazioni rispetto alle altre zone”, conclude. “Basti pensare che scende il 30-40% in più di pioggia in un anno rispetto alla media. Lunedì in una sola ora sono scesi più di 40 millimetri di pioggia. I Comuni e il Consorzio hanno fatto già la loro parte per gli invasi con il finanziamento della progettualità, suddiviso in 400 mila euro da parte del Consorzio e 110 mila euro dagli 11 Comuni”.
Federico Franchin
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