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Politica
05.08.2025 - 09:43
Se dall’opposizione è arrivata la richiesta ufficiale del ritiro dell’incarico, dal sindaco Federico Barbierato è giunta la rassicurazione: “il progetto è praticamente pronto e sarà presentato a settembre”. In consiglio comunale ad Abano ha tenuto banco il “caso Stefano Boeri”, l’archistar di fama mondiale, che ha assunto nel maggio dell’anno scorso l’incarico di disegnare da una parte il futuro del Kursaal, di proprietà della Provincia, dall’altro di dare delle indicazioni di massima sul nuovo centro della città, partendo dall’ex Hotel Orologio per finire al parco Urbano, compreso l’ex Hotel Centrale. E’ chiaro che Boeri non andrà a progettare direttamente la riqualificazione delle due strutture alberghiere dismesse, ma darà solamente un’idea di come vedrebbe il futuro del “cuore di Abano”. L’interrogazione, presentata dal consigliere di minoranza Luigi Ciccarese, arriva dopo che ha preso quota l’inchiesta milanese sull’urbanistica, che coinvolge, oltre che il sindaco Giuseppe Sala, anche lo stesso Boeri, che a Milano ha realizzato anche l’innovativo “Bosco verticale”. Il piano, messo in piedi congiuntamente dalla Provincia e dal Comune di Abano, prevede l’esborso complessivo di 110 mila euro, di cui 63.440 a carico dell’Ente provinciale. Comprensivo di Iva e di oneri lo stanziamento arriva alla somma finale di 139 mila euro. “Non vi è ragione per ritirare la pianificazione”, ha detto lunedì sera il primo cittadino. “Il progetto è ormai pronto e potremmo già presentarlo ora. Lo faremo però a settembre, dopo le vacanze estive. Tengo poi a rimarcare che l’incarico non è stato dato direttamente all’architetto Boeri, ma allo stadio Boeri Interiors, di cui è legale rappresentante l’architetto Giorgio Donà”. Barbierato ha poi aggiunto. “In questo studio vi lavorano 10 professionisti, tutti coinvolti nella realizzazione del piano che andremo presto a presentare alla cittadinanza e che segnerà un passo decisivo verso il ridisegno del centro della nostra città”. Il consigliere Ciccarese però, da sempre attento alla questione Boeri, fin dal sopralluogo dell’archistar avvenuto a fine maggio 2024, tiene però a sottolineare la sua posizione. “Ribadendo il principio di garantismo, prendo atto della volontà dell’amministrazione di confermare fiducia al professionista, nonostante le attuali vicende giudiziarie in cui lo stesso è coinvolto”, spiega Ciccarese. “Rispetto la decisione della giunta, pur non condividendola, ritenendola inappropriata in ragione della quantità e qualità delle accuse formulate, che hanno ad oggetto proprio l’attività dello stesso nel rapporto con la pubblica amministrazione, e che meriterebbero maggiore prudenza”. Secondo Ciccarese le giustificazioni offerte dal sindaco, che ha cercato di coprire l’imbarazzo dell’amministrazione con la classica foglia di fico, si commentano da sole: “Ha affermato infatti trattarsi di un incarico conferito non all’architetto Boeri, ma allo Studio Boeri Interiors, di cui è legale rappresentante l’architetto Giorgio Donà. Come se tanto valesse a dare conto di una sorta di distanza di sicurezza tra il professionista di cui discutiamo, la vicenda giudiziaria che lo coinvolge e la scelta operata dall’amministrazione aponense”.
Federico Franchin
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