Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Urbanistica

Montegrotto. Vola il progetto per contrastare la povertà energetica

Comunità energetica di Montegrotto: una sessantina di soci privati, fondatori no‑profit e tutti i bonus devoluti alla solidarietà per contrastare la povertà energetica.

energia rinnovabile

Energie rinnovabili

Già una sessantina di adesioni da parte dei privati alla Comunità energetica di Montegrotto. “Purtroppo però una buona parte dei decisori politici locali hanno concepito la creazione di una Cer solo come una mera operazione di facciata, limitandosi a finanziare ditte specializzate per crearne una locale, per poi considerare esaurito il proprio compito”, sottolinea il presidente Giorgio Tripodi. “Un approccio miope, perché la creazione delle Cer è solo un primo passo nell’ambito della transizione energetica, o a dirla con il nuovo Piano Energetico Regionale, che sarà presentato ai primi di settembre, la nuova energia per il Veneto”.

La direzione è chiara: “Quella indicata dall’Europa sin dal 2018, che il Veneto sta seguendo con i numerosi bandi sulle energie rinnovabili. La genesi della Cer Montegrotto Terme1 parte nell’ottobre 2022 grazie al sostegno del sindaco Riccardo Mortandello, per concludersi tra non poche problematiche amministrative e burocratiche nel gennaio 2025 con successivo riconoscimento della personalità giuridica dalla Regione Veneto. Tre incontri pubblici tra il Direttivo e i cittadini delle Terme (Montegrotto, Abano, Montemerlo) hanno però confermato il successo dell’iniziativa: “Già una sessantina i soci pronti ad entrare, con una mission unica: tutto il Bonus generato dalla condivisione energetica sarà devoluto in solidarietà e al contrasto della povertà energetica”.

L’adesione travalica i confini: “Riceviamo richieste da chi non trova realtà analoghe nel proprio territorio”. Merito di un principio rivoluzionario: “La comunità energetica elimina i campanilismi perché i confini sono definiti dalle cabine primarie di E-distribuzione, non dai limiti comunali”. Nata per Montegrotto, la Cer ora valuta di allargarsi ad altre zone. Un successo ben quantificabile: “Ieri riflettevamo su di un’iniziativa analoga di Milano che dichiara di avere circa 300 soci. Rapportato alla popolazione, il nostro impatto è stato decisamente più favorevole”. Ciò che rende unico il progetto è la sua anima: “Siamo tra le poche Cer create da soci fondatori no profit: Comune di Montegrotto, Parrocchia San Pietro e Auser di Montegrotto e tra le pochissime completamente solidali – a parole quasi tutte, in realtà quasi nessuna”.

Federico Franchin

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione