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Legambiente lancia “Veneto 2030”: una bussola per il futuro sostenibile  

Dieci priorità per guidare la transizione ecologica del territorio verso un Veneto carbon free

Legambiente: Stefano Ciafani

Legambiente: Stefano Ciafani

Legambiente Veneto ha presentato al mondo politico “Veneto 2030 – La Bussola per un Veneto carbon free”, il documento che individua dieci priorità per guidare la regione verso la decarbonizzazione entro il 2050. Un piano strategico per trasformare la crisi climatica in un’opportunità di sviluppo sostenibile, lavoro e benessere, fondato su collaborazione, innovazione e responsabilità collettiva

Legambiente Veneto ha presentato il documento “Veneto 2030: La Bussola di Legambiente per un Veneto carbon free”, una proposta strategica con dieci priorità per guidare la transizione ecologica della regione. Il dossier, frutto di un’analisi approfondita dell’associazione, delinea una visione ambiziosa e concreta per trasformare le sfide climatiche in opportunità di sviluppo, lavoro e benessere.

All’incontro hanno partecipato i vertici regionali dei principali partiti del Veneto, coinvolti da Legambiente in un dialogo sulle priorità ambientali e climatiche che stiamo affrontando e sulle possibili soluzioni che il nuovo Consiglio Regionale del Veneto dovrà attivare nel corso dei prossimi cinque anni, per avviare con decisione la regione verso gli improrogabili obiettivi di decarbonizzazione che l’Italia e l’Europa si sono impegnate a raggiungere entro il 2050.

“Il Veneto è a un bivio cruciale,” ha dichiarato il presidente di Legambiente Veneto Luigi Lazzaro. “Le scelte dei prossimi cinque anni determineranno il futuro ambientale ed economico del nostro territorio. La crisi climatica non è un'emergenza temporanea, ma una condizione permanente che richiede un impegno collettivo, rapido e determinato. Il nostro documento non è una denuncia, ma una visione pragmatica per un Veneto più competitivo, resiliente e giusto, dove la tutela dell'ambiente e delle comunità sia al centro di ogni decisione.”

Il documento evidenzia la necessità di un’azione immediata, strutturata su dieci punti interconnessi: adattamento climatico, transizione energetica, economia circolare, mobilità sostenibile, governo del territorio, lotta all’inquinamento, tutela della biodiversità, agroecologia, innovazione industriale e contrasto all’illegalità ambientale.

“La transizione ecologica è la nostra più grande opportunità di sviluppo,” ha proseguito Lazzaro. “È tempo di agire con coraggio e visione. Chiediamo a tutti gli attori politici intervenuti oggi di mantenere vivo durante la campagna elettorale l'impegno per una decarbonizzazione veloce, giusta e sostenibile che – nonostante l'attuale instabile situazione geopolitica, nonostante il rigurgito dei negazionismi e l'avanzata degli inazionisti, nonostante le guerre ed i conflitti che spesso ci fanno sentire incapaci di influenzare o cambiare il nostro destino – deve restare il faro che illumina il sentiero che dobbiamo percorrere per raggiungere un futuro rinnovabile e di pace.”

A chiudere l’incontro, l’intervento del presidente nazionale di Legambiente Stefano Ciafani, che ha ricordato il ruolo dell’associazione nella costruzione di un dialogo costruttivo con le istituzioni:

“La nostra associazione – ha sottolineato in conclusione dell’incontro Ciafani – sta organizzando in tutta Italia gli appuntamenti per le elezioni autunnali nelle regioni che andranno al voto. Stiamo presentando la nostra Bussola per il 2030 per la decarbonizzazione dei territori regionali, per la creazione di nuovi posti di lavoro e per una migliore qualità della vita. I documenti che stiamo presentando a partiti e candidati saranno il faro per il nostro lavoro di interlocuzione con chi governerà nei prossimi cinque anni nelle Regioni al voto. Sono proposte concrete, figlie del lavoro quotidiano che ci vede in prima linea in tutta Italia per velocizzare la transizione ecologica nazionale, per liberarci dalla morsa delle fossili e dell'inquinamento".

Guendalina Ferro

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