Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

DENTRO LA NOTIZIA

Più plastica che pesci entro il 2050: a Bassano, volontari e Comune chiamati a un patto

Più plastica che pesci entro il 2050: volontari a Bassano raccolgono quintali di rifiuti, chiedono un patto con il comune e distributori d'acqua per ridurre la plastica monouso

Più plastica che pesci entro il 2050: a Bassano, volontari e Comune chiamati a un patto

Entro il 2050 nei mari potrebbe esserci, in peso, più plastica che pesci. Una previsione che fotografa un disastro già in corso, alimentato per l’80% dai rifiuti che dai fiumi finiscono in mare. In Italia, un monitoraggio su dodici corsi d’acqua ha rilevato che l’87% dei materiali galleggianti è plastica, in gran parte monouso. Un fenomeno che non solo inquina, ma mina la credibilità degli sforzi di transizione ecologica. Nonostante campagne e divieti, l’abbandono continua e i controlli restano fragili. In questo vuoto si inserisce l’associazionismo, che supplisce dove le politiche ambientali arrancano. Plastic Free Onlus, nata nel 2019, è oggi una delle realtà più attive nella lotta contro l’inquinamento da plastica, con una rete capillare di volontari e iniziative in tutta Italia. Lavorano lontano dai riflettori, ma con risultati concreti. Il gruppo locale di volontari attivo a Bassano porta avanti da mesi un impegno costante per la tutela dell’ambiente: raccolte periodiche, incontri nelle scuole e sensibilizzazione dei cittadini. «Dall’inizio dell’anno – racconta Antonio Pagliuca, referente del gruppo – abbiamo organizzato sei incontri sul territorio, coinvolgendo quindici volontari e numerosi cittadini sensibili al tema. Finora abbiamo raccolto 500 chili di rifiuti e 400 grammi di mozziconi di sigaretta. La zona più problematica resta quella della stazione, dove troviamo sempre molti rifiuti». Nonostante l’entusiasmo, le difficoltà non mancano. «Spesso ci troviamo in difficoltà nell’organizzare le iniziative – spiega Pagliuca – per la mancanza di aiuti concreti che possano supportare il lavoro dei volontari». Da qui nasce la proposta di un dialogo strutturato con l’amministrazione comunale. «Vorremmo instaurare un rapporto di collaborazione con il Comune, magari attraverso la stipula di un protocollo d’intesa – aggiunge il referente – un vero e proprio patto che consenta di snellire gli iter burocratici, favorire le attività di volontariato e avvicinare l’ente ai cittadini impegnati nella tutela ambientale». Tra le idee per il futuro, anche quella di installare distributori d’acqua pubblici sul territorio bassanese. «Sarebbe un piccolo ma importante gesto – conclude Pagliuca – per dire finalmente stop alla plastica monouso».

Sara Busato

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione