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Crisi climatica, condizione permanente da non sottovalutare

Veneto 2030: dieci priorità per trasformare il territorio in cinque anni, dalle Terme Euganee alle imprese, con rinnovabili, mobilità sostenibile, economia circolare e tutela della biodiversità

Arpa Veneto

Foto inquinamento Arpa Veneto

"La crisi climatica non è un fenomeno passeggero, ma una condizione permanente che impone un cambiamento profondo e condiviso", afferma Luigi Lazzaro, presidente di Legambiente Veneto, presentando il documento "Veneto 2030: La Bussola di Legambiente per un Veneto carbon free". Si tratta di una proposta strategica articolata in dieci priorità per orientare la regione verso un modello di sviluppo sostenibile e a basse emissioni. "I prossimi cinque anni saranno decisivi per il futuro ambientale ed economico del Veneto. Il nostro documento non vuole essere una denuncia, ma una visione concreta per un territorio più competitivo, resiliente e giusto, dove la tutela dell’ambiente e delle comunità locali diventi parte integrante delle scelte politiche ed economiche."

Le linee d’azione individuate toccano anche le Terme Euganee, un’area cruciale per la transizione verde: riduzione delle emissioni climalteranti, investimenti nelle energie rinnovabili, sostegno all’economia circolare, promozione della mobilità sostenibile, stop al consumo di suolo, contrasto all’inquinamento e salvaguardia della biodiversità. Centrale anche il tema dell’agricoltura innovativa e della decarbonizzazione del comparto industriale, per un’economia più pulita e competitiva.

"La transizione ecologica è la nostra più grande opportunità di sviluppo. Chiediamo a tutte le forze politiche di mantenere alta l’attenzione su una decarbonizzazione rapida, equa e sostenibile: solo così potremo costruire un futuro rinnovabile, solidale e di pace."

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