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Mogliano Veneto, Beatrice “Bebe” Vio trionfa a Tokyo

Beatrice “Bebe” Vio trionfa a Tokyo. La portabandiera degli azzurri alle Paralimpiadi di Tokyo di quest’anno ha conquistato il suo secondo oro paralimpico nel fioretto femminile, categoria B.

Bebe Vio (foto d'archivio)
La 24enne originaria di Mogliano Veneto ha battuto la cinese Jingijng Zhou che aveva già sconfitto nella finale di Rio nel 2016 quando Bebe aveva conquistato l’oro.

Tokyo 2020: lo strappo alla regola

A Tokyo, dopo l’ultima stoccata, Bebe ha anche infranto il protocollo ed è andata a salutare con un “pugno contro pugno” il presidente del comitato italiano paralimpico Luca Pancalli. Uno strappo alla regola doveroso per chi, come lei, ha toccato ben due volte il gradino più alto del podio conquistando l’oro battendo i più bravi al mondo.

Bebe Vio: "Se sembra impossibile allora si può fare due volte"

"Se sembra impossibile allora si può fare due volte - ha detto Bebe sul suo profilo Instagram e poi ai media presenti ha aggiunto –. Ad aprile ho avuto un’infezione da stafilococco molto grave tanto che si prospettava l’amputazione del braccio sinistro e anche la morte. E’ stato un miracolo che io sia riuscita ad andare a Tokyo e questo oro pesa ancora molto di più di questo di Rio. Devo ringraziare l’ortopedico che mi ha operato e tutto lo staff che mi ha aiutata a prepararmi. E’ stata un’impresa che sembrava davvero impossibile. Ed è per questo che ho pianto così tanto”. Lucia Russo
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