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Accoglienza dei richiedenti asilo a Treviso, Calesso: "Sotto le chiacchiere del sindaco niente"

Secondo Gigi Calesso: "L’unico ad occuparsene, in realtà, è il Prefetto sia con i bandi per aumentare la disponibilità di posti per i richiedenti asilo in apposite strutture sia andando alla ricerca di possibili alloggi “di emergenza”"

PADOVA 14–07-2021
TREVISO - PREFETTURA
©NICOLA FOSSELLA
"Sulla questione della presenza nel nostro territorio dei richiedenti asilo il Sindaco di Treviso da settimane “volteggia” tra “accoglienza diffusa” e hub provinciali, tra incontri (poco frequentati) con i sindaci e lunghe dichiarazioni alla stampa e alle tv locali. Pare, però, ben lungi dall’affrontare concretamente la realtà dei fatti, quella dell’aumento degli arrivi di rifugiati nel territorio trevigiano (quelli che ci sono stati e quelli previsti). L’unico ad occuparsene, in realtà, è il Prefetto sia con i bandi per aumentare la disponibilità di posti per i richiedenti asilo in apposite strutture sia andando alla ricerca di possibili alloggi “di emergenza”". Con queste parole Gigi Calesso del gruppo di Coalizione Civica per Treviso, commenta la situazione del capoluogo trevigiano. "Mi pare, insomma - continua Calesso -, che quelle del Sindaco siano state, almeno finora, “grandi manovre propagandistiche” utili ad accreditarsi come “non nemico” dei migranti da una parte e, dall’altra, come “quello che aveva avvertito” i colleghi sindaci (e i colleghi leghisti) sulla possibilità che il Prefetto individui nei loro comuni strutture adatte all’accoglienza". "Insomma, esattamente il contrario di quello che ha fatto il Sindaco di Padova che ha individuato tempestivamente in alcune palestre della sua città i luoghi per una “prima accoglienza” che permetta di far fronte alla situazione di queste settimane". "A dimostrazione del fatto che non vuole andare oltre le dichiarazioni - aggiunge Calesso -, il Sindaco di Treviso si è guardato bene dal convocare il Consiglio Comunale sulla questione dell’accoglienza, convocazione che avrebbe potuto essere molto utile visto che la sua giunta non sembra in grado di affrontare il problema". E conclude: "Non posso, infine, dimenticare che dal 2018 la parola d’ordine del Sindaco di Treviso e del ministro Salvini per il centro alla ex-Serena era “Chiusura”: non solo quell’impegno (elettorale) non è stato rispettato ma il numero delle persone ospitate nella struttura ha ripreso ad aumentare, con tutte le conseguenze che ciò comporta, in primo luogo, sulle condizioni di vita dei richiedenti asilo. La “chiusura” è stato l’inizio delle “grandi promesse” in materia, promesse che continuano a non diventare realtà".
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