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Diffida sui temi del bilancio e dell’istituzione delle dirigenze a Zero Branco per la minoranza che contesta la scelta dell'amministrazione, ma Durighetto ribatte

"Siamo stati diffidati dal Comune di Zero Branco a non affrontare i temi del bilancio e dell’istituzione delle dirigenze nel nostro Comune". A dare la notizia a poche ore dall'apertura dei seggi è il gruppo di minoranza della Lista Elisabetta Bortoletto Sindaco, che per queste elezioni è confluita nella lista Luigi Cecconi Sindaco. "La diffida vuole tutelare il buon nome dell’Ente e dei dirigenti. In realtà noi non abbiamo mai attaccato personalmente i dirigenti del Comune. Abbiamo sempre e solo criticato le scelte politiche di questa Amministrazione - spiegano i consiglieri Bortoletto, Moretto, Grava e Pasin -. Lo abbiamo fatto nell’interesse del nostro Comune e dei nostri concittadini. Certamente si possono non condividere le opinioni politiche, ma non capiamo perché in campagna elettorale il Sindaco spenda i soldi della cittadinanza per mandarci delle diffide, che riguardano il nostro operato politico e amministrativo di Consiglieri Comunali. Siamo amareggiati e molto delusi da questo atteggiamento". La risposta da parte dell'amministrazione guidata da Luca Durighetto, che corre per il bis in queste elezioni con la Lista Civica Luda Durighetto Sindaco, non è tardata ad arrivare. "Spiace, per l’ennesima volta, dover rispondere a polemiche sterili e strumentali - commenta Durighetto -. La diffida in questione - per la quale la giunta si era espressa ben prima della campagna elettorale, in data 14 marzo - riguarda principalmente il tema del bilancio e, in parte, quello dei dirigenti. I consiglieri in questione, a più riprese e attraverso mezzi diversi, non hanno infatti espresso critiche politiche rispetto alle scelte amministrative ma, dichiarando che il bilancio è stato redatto - tra le altre cose - “in spregio alle norme”, hanno attaccato direttamente le persone che hanno lavorato per metterlo a punto e quindi il segretario comunale, il dirigente ed il revisore dei conti". "Se effettivamente il bilancio fosse stato “falso”, avrebbero potuto dimostrarlo, anzichè sparare a zero contro tutto e tutti - prosegue Durighetto -. Ricordo, poi, che la diffida non ha riguardato la consigliera Gobbo, che si è ricandidata con gli altri consiglieri di minoranza uscenti, in quanto non ha mai criticato nè la stesura del bilancio nè tantomeno la sua veridicità. Questo indica che, forse, non sono neanche troppo d’accordo tra loro. A tutte le critiche, specie quelle basate sul nulla e che vanno a ledere le persone che operano con l’Ente, la loro professionalità e l’Ente stesso, deve esserci un limite". E' una risposta però che non piace ai consiglieri di minoranza, che contestano al Comune la data della diffida: "è arrivata in piena campagna elettorale, il 13 maggio, e non il 14 marzo come sostiene l'amministrazione".
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