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Polemica contro Elon Musk

Post ironico su Elon Musk scatena la polemica: Anpi critica, Avis Veneto si scusa

Un messaggio pubblicato sui social dai giovani avisini veneti, accompagnato dalla foto di Musk, solleva accuse di banalizzazione della memoria storica

Post ironico su Elon Musk scatena la polemica: Anpi critica, Avis Veneto si scusa

Foto di repertorio

Un post ironico pubblicato sulla pagina Facebook dei giovani di Avis Veneto ha scatenato un acceso dibattito. Il messaggio, che recitava: «Io che dopo aver donato 700 ml di plasma saluto tutti e vado a reintegrarli con 750 ml di vino rosso», era accompagnato dalla foto di Elon Musk, immortalato in quello che è stato interpretato come un discusso "saluto romano" durante l'insediamento di Donald Trump.

Sebbene il post fosse chiaramente scherzoso, non tutti hanno apprezzato l’ironia. Anpi Treviso, l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, ha duramente criticato l’iniziativa, definendola un’offesa alla memoria storica e ai valori democratici.

La critica di Anpi Treviso

In un comunicato ufficiale, Anpi ha condannato il contenuto del post: «Banalizzare gesti e simboli legati al nazismo è un insulto alla memoria storica e ai principi democratici su cui si fonda la nostra Repubblica. A pochi giorni dal Giorno della Memoria, simili comportamenti sono allarmanti e dimostrano quanto sia necessario educare le giovani generazioni alla consapevolezza storica.»

Le scuse di Avis Veneto

La risposta di Avis Veneto non si è fatta attendere. In una nota ufficiale, l’associazione ha preso le distanze dal post, annunciando la sua rimozione immediata: «Il contenuto pubblicato non rappresenta in alcun modo i valori o le finalità dell’Avis. Dopo un’indagine interna, abbiamo identificato l’autore del post, che non era stato autorizzato, e messo in sicurezza gli accessi ai canali social.»

Avis Giovani e Avis Veneto hanno inoltre espresso pubbliche scuse verso tutti coloro che si sono sentiti offesi: «Siamo profondamente dispiaciuti per l’accaduto e stiamo lavorando per rivedere i protocolli di gestione delle comunicazioni social per prevenire episodi simili.»

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