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Quinto di Treviso, la pittrice Sonia Ervas si reinventa

sonia ervas ok

Sonia Ervas

Niente mostre, niente corsi artistici. In un anno di fermi e chiusure, cosa resta agli artisti? Sonia Ervas, pittrice e creativa di Quinto di Treviso, ha trovato la sua soluzione.

Sonia Ervas Sonia Ervas
“Nasco come pittrice di tecniche miste, con una grande passione per l’astratto polimaterico, e ho tenuto molti corsi d’arte per grandi e piccini. Lo scorso anno però non è stato dei migliori – racconta. – Da maestra d’arte, è stato particolarmente difficile rinunciare al mio lavoro con i bambini, alle mostre e alle mie performance artistiche, ma non sono una persona che si dà facilmente per vinta e nemmeno questa volta mi sono arresa”. Sonia Ervas, con la sua positività, ha dunque trovato la forza di dare un nuovo scopo alla sua arte. “Nel corso del primo lockdown mi sono reiventata – afferma, - in qualche modo, il virus mi ha portato nuove idee. Ho sempre guardato con interesse alla moda e al design d’arredo, senza però entrarci così tanto a contatto: fino ad allora avevo dato maggior spazio ai colori e alle tele. Nel corso del lockdown, però, ho cominciato a ridipingere una vecchia sedia, trasformandola in una sedia-pianoforte, l’ho postata sui social e l’idea dev’essere piaciuta: le persone hanno incominciato a chiedermi se potessi rinnovare qualche loro vecchio mobile e così ho scoperto un nuovo modo di fare arte”.

Ervas: "Il bello dell’arte è che non lascia spazio alla staticità"

“Da un anno siamo tutti bloccati dentro casa, la sola cosa da cui possiamo trarre qualche soddisfazione è proprio l’arredo: passando così tanto tempo in una stanza, viene la voglia di rivoluzionarla un po’, di questi tempi si punta molto anche sul riciclo e sul rinnovo, e io ora mi occupo anche di questo -, continua Sonia. – Il bello dell’arte è che non lascia spazio alla staticità: è dinamica, è in costante movimento e permette di fare davvero tante cose”. La poliedricità di Sonia Ervas si è dimostrata dunque ancora una volta una carta vincente. “L’arte ha cambiato abito, letteralmente: do nuova vita anche a giacche, scarpe e borse e tra i miei prossimi progetti c’è la volontà di creare una gamma di sciarpe, t-shirt e delle mascherine che riprendano le fantasie dei miei quadri”. “Il messaggio che voglio dare a tutti i miei colleghi è di non darsi per vinti -, conclude Sonia. – L’arte non è solo un atto straordinario: anche nella quotidianità può trovare il suo spazio, dando a chiunque la osservi un motivo per sorridere”.   Gaia Zuccolotto
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