Marchio d’area Alto Sile. Si chiama così il nuovo “governo” del turismo della parte iniziale del fiume di risorgiva più lungo d’Europa.
Cinque municipi (Morgano, Quinto, Istrana, Vedelago e Piombino Dese), hanno deciso di unire le forze per sviluppare un programma unico per la promozione delle bellezze naturali, delle opere d’arte e delle prelibatezze che offre il territorio lungo il corso d’acqua. Le eccellenze da mettere in rete non mancano. Basti pensare all’ideale percorso tra villa Marcello a Piombino, la Rotonda di Badoere, villa Lattes a Istrana, villa Emo a Fanzolo e le sorgenti del Sile a Vedelago. Più l’Oasi Cervara, la pala del Lotto a Santa Cristina e così via. Il 25 marzo proprio a villa Emo è andato in scena un confronto tra le amministrazioni comunali, il Parco del Sile, i rappresentanti delle categorie economiche e le Pro Loco. Cinque i temi al centro del tavolo: il concetto di turismo di territorio, il modello di governance turistica in accordo con l’ogd “Città d’arte e ville venete del territorio trevigiano”, i valori del territorio, l’offerta integrata di prodotti turistici e il piano di marketing. Gli amministratori e gli operatori ora intendono avviare progetti concreti per fare il salto di qualità, anche con un sistema di promozione ad hoc. “L’unica chance per farsi notare e apprezzare da un mercato turistico così competitivo e vasto – spiega Diego Gallo, consulente tecnico del progetto Alto Sile – è differenziarsi e puntare alla professionalità, in modo che i prodotti turistici siano basati sull’esclusività, tipicità e identità del territorio. La professionalità nel turismo non si limita ai soli servizi dell’ospitalità ricettiva. Il turismo - conclude Gallo -deve crescere insieme alla collettività, penetrare nei suoi ambienti e deve essere percepito dalla comunità come un bene comune”. Mauro Favaro
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