Entro la fine del 2020 l’Usl della Marca realizzerà 15 nuovi ambulatori
Visite specialistiche più vicine a casa per i cittadini di Zero Branco, Quinto, Morgano, Istrana, Paese e Treviso. Entro la fine del 2020 potranno tutti effettuare le visite specialistiche e gli esami nel poliambulatorio di Borgo Cavalli, nel cuore del capoluogo, senza più doversi sobbarcare un viaggio da chilometri, tra andata e ritorno, fino all’ospedale Oras di Motta di Livenza. Entro il 2019, infatti, l’Usl della Marca porterà a termine un intervento da 300mila euro che consentirà di ricavare 15 nuovi ambulatori a borgo Cavalli, dove entreranno in servizio camici bianchi provenienti proprio dall’Oras. “Diventerà la cittadella sanitaria per i trevigiani”, annuncia Francesco Benazzi, direttore generale dell’Usl. L’azienda sanitaria trasformerà i vecchi uffici del distretto in ambulatori. Le difficoltà maggiori riguarderanno l’adeguamento dell’ascensore. Per il resto non dovrebbero esserci troppi problemi tecnici. Una volta finiti i lavori, borgo Cavalli diventerà un super polo sanitario da oltre 500mila visite all’anno. A conti fatti saranno cancellati 100mila viaggi all’anno verso Motta che oggi vengono affrontati dai residenti a Treviso e nella prima cintura urbana. A questo si sommeranno dei posti aggiuntivi nell’ospedale San Camillo, privato convenzionato, e l’arrivo di una nuovo risonanza magnetica al Ca’ Foncello, che permetterà di raddoppiare l’attività della Radiologia diagnostica. “Abbiamo calcolato che con i 15 nuovi ambulatori a borgo Cavalli sarà possibile dare risposte a tutte le persone che abitano a Treviso e nella cintura urbana - conferma il direttore generale dell’Usl - anche perché allo stesso tempo aumenteremo i posti in convenzione nell’ospedale San Camillo e arriverà la terza risonanza magnetica al Ca’ Foncello”. L’operazione di Borgo Cavalli è stata rivelata da Benazzi nel corso dell’incontro con il coordinamento dei circoli del Pd “Alto Sile” di Paese, Quinto, Zero Branco, Morgano e Istrana. Era partito proprio da questo la richiesta di limitare le lunghe trasferte dei pazienti all’altro capo della Marca. Negli ultimi due anni i viaggi dei trevigiani over 75 verso Motta sono già diminuite di oltre il 30%. L’anno scorso sono stati 777 gli anziani residenti tra Zero Branco, Quinto, Morgano, Istrana e Paese che hanno dovuto macinare oltre cento chilometri, tra andata e ritorno, per raggiungere l’Oras. Cioè 379 in meno del 2016, quando prima del decollo della fase iniziale del potenziamento del poliambulatorio di borgo Cavalli a Treviso da parte dell’Usl si era arrivati a quota 1.156 viaggi verso la struttura sanitaria di Motta. Adesso si punta ad azzerare le trasferte. Mauro Favaro
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