Perplessità di Calesso della Coalizione Civica per Treviso sul PUMS: Treviso è l’ultima città del Veneto per disponibilità di bus.
In attesa di esaminare la documentazione relativa al PUMS e di proporre le osservazioni che, a quanto si capisce dalla presentazione della Giunta, saranno necessarie in molti ambiti, si può fare una prima valutazione politica di un piano che non appare certo così ambizioso da giustificare né la sua lunga gestazione né la sua lunghissima previsione di attuazione che rischiano di inficiarne gli effetti visto che rischia di essere bastato su rilevazioni ormai vecchie e di essere superato dalla realtà dei fatti nei 10 anni previsti per la sua concretizzazione. Ma il primo dato è sicuramente quello del legame tra l’approvazione del PUMS e la scadenza elettorale comunale del prossimo anno: se sarà rispettato il percorso di approvazione delineato ieri, infatti, lo strumento verrà approvato poco tempo prima delle elezioni. E qui scatterà l’”effetto Lauro” perché l’attuale amministrazione potrà condurre la campagna elettorale promettendo a ogni cittadino la “seconda scarpa” sulla sua misura: ai favorevoli ai contenuti del PUMS garantirà la sua attuazione, a chi è sfavorevole prometterà di modificarlo. Il centrodestra tenterà così di ottenere il consenso di entrambe le parti, operazione in cui la Lega “di lotta e di governo” è maestra da sempre! Questa lettura politica spiega anche perché si è arrivati così tardi all’approvazione in Giunta del PUMS: fosse stato deliberato anche solo 6 mesi fa e definitivamente approvato in Consiglio comunale entro l’autunno, prima delle elezioni se ne sarebbero dovuti dispiegare i primi effetti per non scontentare i favorevoli (con la certezza di irritare i contrari) o non si sarebbe fatto nulla dimostrando che si tratta di uno strumento debole, assoggettato alla logica del consenso elettorale immediato. Per dimostrare la debolezza del PUMS e il rischio che i tempi di attuazione siano lunghissimi utilizzo un solo esempio, quello della disponibilità di mezzi del trasporto pubblico in rapporto al numero degli abitanti. Secondo i dati ISTAT resi pubblici nei giorni scorsi Treviso è il capoluogo di provincia del Veneto in cui c’è minore disponibilità di autobus in rapporto alla popolazione: 54 ogni 100.000 abitanti, contro i 1294 di Vicenza (città con struttura urbana non molto diversa dalla nostra), i 120,1 di Venezia o i 104,3 di Padova. Ma anche Verona, Belluno e Rovigo fanno meglio. E’ ovvio che in una situazione di questo tipo è molto complicato pensare al rafforzamento del trasporto pubblico locale… Esamineremo i documenti ma la prima impressione è che il PUMS non abbia basi così solide. Gigi Calesso – Coalizione Civica per Treviso
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