Treviso, riqualificazione dello stadio “Tenni”: impegno del programma elettorale di Conte non rispettato. Una riflessione di Gigi Calesso.
“Favorire progetti di riqualificazione e di integrazione di funzioni dello Stadio di calcio "Omobono Tenni", tesi alla ricerca di una corretta gestione che possa utilizzare in maniera più continuativa la struttura.” Era questo quello che scriveva il candidato a sindaco Conte a pagina 9 del suo programma elettorale e, anche in questo caso, siamo di fronte a un impegno che non è stato neppure minimamente concretizzato. Non solo l’attuale amministrazione non ha fatto nulla per la “integrazione di funzioni” dello storico stadio cittadino ma la concessione a una associazione sportiva deliberata dal Consiglio Comunale a marzo di quest’anno non prevede alcun intervento che esuli dalle manutenzioni straordinarie necessarie per permettere l’utilizzo della struttura e da quelle ordinarie che via via si renderanno indispensabili. In buona sostanza, anche questa concessione non si basa su un progetto dell’amministrazione comunale che punti a fare dello stadio uno spazio utilizzato non esclusivamente da una società calcistica ma in cui trovino spazio altre attività e altre associazioni, perché diventi uno spazio veramente vivo durante tutto l’arco delle settimane e dell’anno. Il problema è che l’amministrazione cittadina, molto semplicemente, questo progetto non ce l’ha e non ha nessuna idea di come sia possibile dare nuova vita allo stadio andando oltre l’utilizzo da parte di una squadra di calcio. E di questa incapacità si nutrono le ricorrenti richieste di chiusura dello stadio da parte di chi ne sopporta i disagi nei momenti di utilizzo. Ma dalla società trevigiana vengono anche proposte per un utilizzo migliore della struttura. Magari l’amministrazione comunale le prenderà in considerazione… Gigi Calesso – Coalizione Civica per Treviso
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