Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Treviso, il Terraglio est resta in attesa dei soldi da Roma

Terraglio est

A Treviso si allungano i tempi di realizzazione del Terraglio est. Il cantiere del secondo stralcio si sarebbe dovuto aprire a fine anno.

Non tutti i nodi sono sciolti per il completamento del Terraglio est. Nodi che questa volta hanno il rumore della moneta sonante. Perché se è vero che la Regione del Veneto nel suo ultimo assestamento di bilancio ha approvato lo stanziamento di ulteriori 8 milioni di euro per l’opera, è altrettanto vero che nelle casse devono ancora arrivare i 20 milioni del fondo governativo per lo sviluppo e la coesione. Che, tradotto, significa da Roma. Dove fino alle elezioni del 25 settembre e alla formazione di un nuovo governo nulla si muoverà. La realizzazione del secondo lotto che da via delle Industrie a Casier (dove si ferma la prima parte dell’opera, inaugurata ormai nel novembre del 2017) fino all’altezza della rotonda con la Cittadella della Salute e con l’innesto alla tangenziale è cosa certa. Ma quei tre chilometri e trecento metri di strada continuano a trovare intoppi a rallentarne la costruzione. Non fossero bastati discussioni, contestazioni e comitati.

Per Zaia si tratta di "un completamento strategico per la viabilità regionale"

Un completamento che il presidente veneto Luca Zaia ha avuto modo in più occasioni di definire strategico per la viabilità regionale perché va a sgravare una delle arterie fondamentali per le imprese e il tessuto produttivo del territorio, qual è il Terraglio. Alla fine del 2021 la conferenza dei servizi della Provincia di Treviso, dopo aver accettato tutte le modifiche al tracciato proposte da Veneto Strade e dopo il parere positivo arrivato dalla commissione regionale per la valutazione dell’impatto ambientale dell’opera, aveva approvato il progetto definitivo. Che, va ricordato, ha un costo di realizzazione di 26 milioni di euro. La notizia che i soldi dello Stato non sono ancora arrivati l’ha data la vicepresidente della Regione Elisa De Berti che, contestualmente, ha spiegato che il ritardo costringerà al posticipo dei tempi della gara.

Il posticipo dei tempi della gara

Di quanto? Fino al 2023. L’iter ipotizzato ormai dove mesi fa - il cronoprogramma è nelle mani proprio di De Berti - prevedeva che Veneto Strade procedesse con l’aggiornamento del progetto così come approvato in sede di conferenza dei servizi. Successivamente la Regione avrebbe predisposto l’appalto integrato e i lavori sarebbero dovuti iniziare tra la fine di quest’anno e l’inizio del prossimo, con ultimazione un anno e mezzo dopo. Ma la caduta del governo e tutto ciò che ne consegue ha scombinato i programmi. Il tracciato è tra le opere complementari del Passante di Mestre e l’intero intervento rientra nel riassetto programmato del quadrante sud di Treviso. “Una risposta - aveva dichiarato al nostro giornale Silvano Vernizzi, direttore generale di Veneto Strade - ai problemi di traffico anche pesante che attualmente transita impropriamente sia lungo l’asse del Terraglio storico sia occupando un reticolo di strade non adeguate”. Il progetto utilizza solamente nel primo tratto la viabilità esistente al confine fra i comuni di Treviso e Casier, per poi proseguire su un nuovo sedime stradale, attraversando via Sant’Antonino con un sottopassaggio all’altezza di via Fuin, arrivando fino alla rotonda di via Pasteur, innesco alla tangenziale. Per preservare i quartieri di Sant’Antonino e della Chiesa Votiva, nella versione definitiva del Terraglio est - che è arrivata dopo decenni di battaglie politiche e cittadine - non sono previsti collegamenti con la viabilità ordinaria, ma la realizzazione di una nuova pista ciclabile parallela alla strada, isolata dall’arteria grazie a una fitta vegetazione.
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione